29 Mar 2024
Il 2022 si classifica nel primo semestre in Italia come l'anno più caldo di sempre con una temperatura addirittura superiore di 0,76 gradi rispetto alla media storica, e si registrano…

Venerdì 8 luglio, nella Sede del Consorzio Agrario di Latina, è stato presentato il Progetto  Eco.Dif che si propone di promuovere l’adozione della difesa integrata e di tecniche alternative o complementari all’uso dei prodotti fitosanitari per il controllo delle principali fitopatie delle specie ortive il cui   Capofila è il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria - Centro di Difesa e Certificazione, CREA-DC sede di Roma e che vede l’Arsial come partner.

Il Dr. Ermanno Bonaldo, Presidente della Copagri – Lega Territoriale di Latina, ha espresso apprezzamento per il Progetto che ha l’obiettivo di delineare una serie di pratiche agronomiche ecosostenibili per il controllo delle fitopatie di origine tellurica e della parte aerea delle ortive – Pratiche, queste, che sono alla base per una agricoltura moderna nel Territorio Pontino che necessita di un sempre minore impatto ambientale, del miglioramento delle risorse naturali, del miglioramento della sicurezza alimentare in termini di produzioni orticole di migliore qualità e più competitive sui mercati.

Dopo il saluto del Direttore del Consorzio Agrario Dr. Giuseppe Censi e del Dr. Francesco Scacchetti in rappresentanza dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio,  i lavori sono stati introdotti  e moderati dalla Dott.ssa  Dina Maini di  Arsial. Il progetto è stato illustrato da ricercati di CREA-DC.

Molti gli interventi da parte di tecnici ed agricoltori che hanno portato interessanti suggerimenti ed esperienze personali.

Per Bonaldo il “New Green Deal”, punto di riferimento per le attività del progetto, è prioritario per il raggiungimento di agricoltura ed economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva per l’intera Provincia di Latina.

(DIRE) Roma, 11 lug. - In relazione all'incendio che si è verificato il 9 luglio nel quartiere Centocelle di Roma, l'Arpa Lazio ha tempestivamente avviato le attività di monitoraggio della…
(DIRE) Roma, 11 lug. - "Il ministero dell'Ambiente nel 2019 stipula un protocollo d'intesa con la Regione Lazio per bonificare una delle zone più inquinate d'Europa la Valle del Sacco…

Tre buone notizie sono giunte nei giorni scorsi dal MIPAAF: la prima riguarda la firma del Ministro Patuanelli per il decreto che stanzia 80 milioni di euro per le filiere zootecniche colpite dall'aumento dei costi delle materie prime, dal caro energia e dalle conseguenze dirette e indirette del conflitto in ucraina.

La seconda è che il Sottosegretario Centinaio ha comunicato le nuove misure per il made in Italy, che prevedono un fondo con una dotazione per il 2022 pari a 2mln di euro, per sostenere e promuovere l'iscrizione di nuove tradizioni e pratiche agro-alimentari e agro-silvo-pastorali nella lista rappresentativa dei patrimoni immateriali dell’Unesco e salvaguardare gli elementi già iscritti.

Infine, la terza buona notizia, comunicata dal sottosegretario Francesco Battistoni, riguarda l’approvazione del piano di settore castanicolo 2022-2027, dopo 10 anni dall'ultimo piano (2010-2013).

A commento delle novità in arrivo, il Presidente nazionale di ACLI TERRA, Nicola Tavoletta, ha dichiarato: «Si tratta di importanti sviluppi per il nostro settore che andrebbero letti, interpretati ed usati in maniera estensiva, collegandoli e integrandoli alle numerose iniziative regionali. Penso, ad esempio, al Bonus Km 0 nel Lazio. Ci siamo già confrontati con Gian Marco Centinaio a Sabaudia il mese scorso e lo incontreremo in settimana per sostenere la linea accelerata della valorizzazione del Made in Italy e del turismo rurale come evoluzione di una ospitalità raffinata e non improvvisata. Benissimo il piano sulla Castagna ratificato dal Sottosegretario Battistoni, rientrando anche questa produzione in una opportunità per il turismo, oltre che per la sola trasformazione agroalimentare. Al Sottosegretario Battistoni, però, chiederemo uno sforzo in più sulla pesca e sulla acquacoltura sia nell'ambito delle politiche europee, sia nella educazione e promozione nei comuni costieri».

Per l'utilizzo di semi non biologici e quindi oltre a richiedere la deroga, attenzione che entro il 31 Luglio 2022 occorre compilare la manifestazione di interessi dell'utilizzo di seme non…
Firmato da Patuanelli, ammortizza gli effetti del caro energia e delle materie prime (Ansa) - È stato firmato dal Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Stefano Patuanelli, il decreto…

(DIRE) Roma, 7 lug. - È stato pubblicato sul sito del Mipaaf il decreto direttoriale n. 302355 del 7 luglio 2022, recante modalità attuative per l'erogazione dei contributi previsti dal decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del 23 marzo 2022, n. 138367, "Interventi per la filiera vitivinicola ai sensi dell'articolo 1, comma 128, della legge 30 dicembre 2020, n.178 che istituisce il 'Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacolturá".
"Con la pubblicazione del decreto è ora possibile passare alla fase operativa del provvedimento che mette a disposizione della nostra filiera vitivinicola fondi per 25 milioni di euro - afferma il sottosegretario con delega al settore, sen. Gian Marco Centinaio -. Risorse importanti, soprattutto nel momento attuale, che contribuiranno a sostenere e promuovere il comparto e i nostri vini di qualità all'interno dei confini nazionali". I contributi sono concessi a sostegno di iniziative volte a sviluppare azioni di informazione, formazione e promozione per migliorare la conoscenza, favorire la divulgazione e sostenere lo sviluppo dei prodotti vitivinicoli contraddistinti dal riconoscimento Ue. Sono ammessi a presentare progetti per la realizzazione delle attività i consorzi di tutela riconosciuti e le associazioni temporanee tra i consorzi di tutela. La percentuale massima di contributo da erogare non supera il 90% delle spese ammissibili.
I progetti dovranno avere un importo minimo pari a EUR 100.000,00. L'importo massimo di contributo, per progetto approvato, è pari a EUR 500.000,00. La realizzazione delle attività deve essere completata entro il 31 luglio 2023. Le spese sono ammissibili dal momento di presentazione della richiesta di contributo, fino al termine sopra indicato. La scadenza per la presentazione dei progetti è fissata all'8 settembre 2022, ore 12.00.

ROMA (ITALPRESS) - "Abbiamo deciso di apportare alcune importanti modifiche al bando Bonus Lazio KM0, a cui è ancora possibile partecipare sino a esaurimento fondi, tenendo conto del protrarsi delle difficoltà imprenditoriali dovute ai due anni di pandemia e delle ripercussioni del conflitto russo-ucraino. A tal fine è stato modificato il termine di presentazione delle fatture quietanzate dall'ammissibilità della domanda da 30 giorni a 90, per permetterne con maggiore serenità l'adempimento, ed è stata innalzata la soglia di congruità dei prezzi in fattura, che non potevano superare il 15% di quanto stabilito dall'indagine di Agrocamera per Arsial, ora portata al 30% in considerazione della pesante e improvvisa ondata di inflazione". Lo dichiarano in una nota congiunta l'Assessora Agricoltura, Foreste, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Pari Opportunità, Enrica Onorati, e l'Assessore Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca, Start - Up e Innovazione, Paolo Orneli, in merito al Bando Bonus Lazio km0 che destina il 50% di rimborso a ristoranti, bar, hotel, botteghe e negozi della filiera agroalimentare per l'acquisto di prodotti laziali. "Questo vuol dire che se un prodotto fatturato supererà del 30% il prezzo congruo previsto, ciò non comporterà la non ammissibilità della fattura ma solamente un pagamento decurtato della parte eccedente non ritenuta congrua. Abbiamo pensato al bando Bonus Lazio KM0 in un momento storico difficilissimo legato all'emergenza sanitaria e ai lockdown che il Lazio e l'Italia hanno dovuto sostenere, per stimolare e contribuire alla ripresa di settori fortemente colpiti, e oggi era nostro dovere cercare di trovare una ulteriore soluzione di aiuto e semplificazione per le nostre imprese che pagano l'impatto di una guerra oltre frontiera" concludono. Il bando è consultabile su: https://www.regione.lazio.it/bonuslaziokm0

(ITALPRESS)

Roma, 5 lug. (Adnkronos) - Lo stato di emergenza per la siccità riguarda quasi la metà del made in Italy a tavola (44%), con le cinque regioni più colpite che rappresentano il 76% del grano tenero per fare il pane, l'88% del mais per l'alimentazione degli animali, il 97% del riso, ma allevano anche il 66% delle mucche e l'87% dei maiali nazionali. E' quanto afferma la Coldiretti in riferimento ai provvedimenti assunti da parte del Consiglio dei Ministri presieduto dal premier Mario Draghi che ha deliberato lo stato di siccità per le regioni di Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna con uno stanziamento di circa 36 milioni di euro. Un territorio nel quale lavorano 225mila imprese che rischiano di chiudere i battenti sotto i colpi della siccità, con i danni che hanno già superato i tre miliardi di euro, secondo Coldiretti.

Il dimezzamento delle piogge nel 2022 ha avuto un impatto devastante sulle produzioni nazionali che fanno segnare cali del 45% per il mais e i foraggi che servono all'alimentazione degli animali, del 20% per il latte nelle stalle con le mucche stressate dal caldo afoso, del 30% per il frumento duro per la pasta nelle regioni del sud che - sottolinea la Coldiretti - sono il granaio d'Italia. In diminuzione di oltre 1/5 le produzioni di frumento tenero, ma crollano del 30% pure la produzione di riso, del 15% quella della frutta ustionata da temperature di 40 gradi, e del 20% cozze e vongole uccise dalla mancanza di ricambio idrico nel Delta del Po.

Una situazione sulla quale pesa in maniera determinante la mancanza di una rete di invasi capace di trattenere l'acqua della pioggia. Ogni anno, secondo Coldiretti, l'Italia perde 500mila metri cubi di acqua al minuto "Serve subito una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori, per conservare l'acqua e distribuirla quando serve ai cittadini, all'industria e all'agricoltura, con una ricaduta importante sull'ambiente e sull'occupazione", sottolinea il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini.