13 Set 2024

Il settore della quarta gamma sta attraversando un momento difficile per diversi fattori. I dati del 2024, infatti, registrano a marzo una perdita a volume del 2%, in peggioramento nelle ultime settimane con un valore puntuale che si attesta al -5%.

Nonostante il fatturato risulti sostanzialmente stabile è importante analizzare le principali cause di questa situazione e individuare i giusti correttivi per sostenere un settore fondamentale per il mercato dell’agroalimentare made in Italy. È quanto sostiene il Gruppo IV Gamma dell’Unione Italiana Food indagando l’andamento di mercato del settore negli ultimi mesi. Dall’indagine è emerso che le problematiche che affliggono la quarta gamma riguardano soprattutto l’aumento dei costi, il cambio di abitudini di consumo e le conseguenze del cambiamento climatico sulla produzione in campo.

La soluzione non è semplice, ma non può prescindere da una collaborazione tra aziende e distribuzione finalizzata a valorizzare l’alto valore di innovazione dell’ortofrutta di IV gamma che, nonostante numeri momentaneamente in calo, continua a essere molto presente nei carrelli dei consumatori italiani.

Dai dati si può evincere infatti che malgrado le criticità, lo scenario è sostanzialmente positivo e le aziende continuano a dimostrare una resilienza senza precedenti, grazie alla quale sono state in grado di affrontare momenti molto difficili.

«La quarta gamma è un esempio per tutto il comparto agricolo– afferma Nicola Tavoletta, presidente nazionale di Acli Terra – un esempio in cui l’agricoltura si ibrida con l’industria, anzi, dove gli imprenditori agricoli diventano anche imprenditori industriali.

La crescita del comparto della quarta gamma conferma infatti la capacità italiana all’innovazione, alla ricerca di nuove soluzioni per il mercato, alla qualificazione dei prodotti. Dalla terra si è passati a soluzioni industriali evolute e sofisticate, molto attente alla qualità.

E con la qualità e l’innovazione sono arrivati anche i mercati esteri, ricercati con gli adeguati investimenti nel marketing. Non ultimo c’è l’indotto, tutto quello che gira intorno al comparto: anche qui la crescita è evidente. Si pensi allo sviluppo della industria che costruisce i macchinari: anche in questo caso – conclude Tavoletta – siamo davanti a vere e proprie eccellenze internazionali, che devono essere di orgoglio e vanto per tutti».

Il 28 luglio si è svolta in provincia de L'Aquila, tra Aragno e Collebrincioni, la Festa della trebbiatura. Nel programma Acli Terra della provincia de L'Aquila ha organizzato un convegno sulla "Civiltà Contadina".
I saluti sono stati del Presidente regionale delle ACLI Giuseppe Placidi, del Presidente provinciale delle Acli Mario Centi e il Presidente provinciale di Acli Terra, Lorenzo Coletti, oltre a salutare ha moderato il partecipatissimo dibattito.
Alla manifestazione hanno partecipato 1200 persone.
I relatori sono stati: il Presidente Nazionale Nicola Tavoletta, lo storico Alfredo Carnassale e l'antropologo Mario Santucci.
I due docenti hanno svolto un'analisi storica delle comunità rurali, mentre il Presidente Tavoletta ha scandito gli elementi di reinterpretazione da parte di Acli Terra di un nuovo sviluppo rurale.
Ha riflettuto sulla integrazione tra aree rurali e urbane e sulla necessaria trasformazione diretta dei prodotti, magari in cooperazione o con contratti di rete.
Appassionati sono stati i racconti di Placidi e Coletti.
Le 1200 persone poi hanno partecipato ad un banchetto popolare a base di pecora, sapientemente cucinata dai volontari aclisti del posto.

Oggi, sabato 29 aprile 2023, alla sala convegni di Tarquinia Lido (Viterbo), dalle ore 12.00 alle 13.30 nell'ambito dell'inaugurazione della Mo.Me.M.A., la Mostra mercato macchine agricole, la importante manifestazione fieristica organizzata dall'amministrazione comunale cittadina nel quadro della Fiera di Tarquinia, si svolgerà il convegno curato da Acli Terra 'Il Gusto italiano nel Mondo': un approfondimento a più voci sull'importanza dellle eccellenze dei prodotti dei territori e dell'enogastronomia italiana, apprezzata internazionalmente.

Il dibattito, a cura dell'Associazione professionale agricola aclista che tutela, promuove e assiste i lavoratori e produttori del mondo rurale e delle marinerie, vedrà come relatori Stefano Rossi (Consulente aziendale export); Serena Castellano (Biotecnologa); Ferdinando Regis (Giornalista esperto di enogastronomia); Mimmo D’Alessio (Vicepresidente Accademia Italiana della Cucina); Giuseppe Pacifico (Cda Unapol-Unione nazionale associazioni produttori olivicoli); Angelo Pepe (Sindaco Comune di Apice - BN);  Nicola Tavoletta (Presidente nazionale Acli Terra).

Modereranno l'incontro: Massimo De Simoni (Presidente regionale Acli Terra Lazio); Roberto Pagano (Giornalista, condirettore ValoriinCampo.net).

Informazioni su tutta la manifestazione e i percorsi per arrivare su www.fieraditarquinia.it/#convegni e www.acliterra.it

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"ACLI TERRA era in attesa del decreto varato dal Governo che vieta il commercio e la produzione in Italia di carne e di altri alimenti ottenuti in laboratorio, i cibi sintetici o i mangimi sintetici.
ACLI TERRA esprime soddisfazione per tale provvedimento voluto dalle rappresentanze professionali e da tutta la comunità italiana, rappresentata dalla scelta del Governo.
Questo provvedimento si abbina a quello di qualche giorno fa per fare chiarezza anche sulle farine derivate dagli insetti.
Sono tutte misure valide per proteggere e tutelare le persone, rispetto ad una campagna industriale che specula sui bisogni e le ansie sociali con soluzioni per niente benefiche, che minano, invece proprio gli equilibri naturali e sociali".

Così il presidente nazionale di ACLI TERRA, Nicola Tavoletta, l'associazione professionale agricola aclista che promuove, tutela e assiste i lavoratori e produttori del comparto agricolo, olivicolo e delle marinerie, in relazione ai provvedimenti adottati ieri dal governo sul blocco della carne creata in laboratorio.

“Molto bene la proposta governativa, promossa dai ministri dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida, e della Cultura, Gennaro Sangiuliano, di far inserire la Cucina italiana nel patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco. La bontà delle pietanze e dei prodotti dei nostri territori, derivanti dalla varietà storico-culturale del nostro Paese, da sempre apprezzati nel mondo anche in chiave di equilibrio alimentare, potrà così avere un ulteriore riconoscimento internazionale.

Egualmente, siamo lieti dell’adozione dei decreti interministeriali riguardanti la certificazione specifica e chiara con l’esposizione in scaffalature separate per la vendita delle farine derivanti da insetti.

Come ACLI TERRA, operando a tutela e promozione degli operatori del mondo rurale e delle marinerie, questi provvedimenti rientrano nei nostri obiettivi di una sempre maggiore valorizzazione del gusto e della nostra peculiare filiera agroalimentare, nonché di assoluta garanzia per i consumatori”.

Cosi in una nota Nicola Tavoletta, presidente nazionale di ACLI TERRA, l’associazione professionale agricola aclista che promuove, tutela e assiste i lavoratori e produttori del comparto agricolo e le buone pratiche in un quadro economico-produttivo e sociale ecosostenibile.

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