01 Mag 2024

AGI - Bruxelles, 10 giugno. "Continuiamo a monitorare i casi" di peste suina "riportati nei cinghiali dell'Italia continentale e siamo in contatto con le autoritá nazionali" e "abbiamo avuto diverse riunioni nel contesto della Commissione permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi". Lo ha dichiarato il portavoce della Commissione europea, Stefan de Keersmaecker, nel briefing quotidiano con la stampa. "La lotta contro la peste suina africana, una malattia virale mortale per i suini, è una sfida globale e la Commissione mette l'accento sull'importanza di restare vigili", ha aggiunto de Keersmaecker.
In caso di necessitá "la Commissione adotta misure su base regionale tenendo conto della situazione epidemiologica negli Stati membri", ha concluso.

(DIRE) Roma, 10 giu. - Per salvare gli allevamenti occorre dare risposte concrete con il contenimento del numero di cinghiali e risarcimenti immediati alle aziende costrette ad abbattere i loro animali, vittime dell'immobilismo degli ultimi anni delle istituzioni, nonostante le tante denunce ed iniziative messe in campo da Coldiretti. E' quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini dopo l'annuncio del Commissario straordinario all'emergenza, Angelo Ferrari, di un piano per l'abbattimento di un migliaio di maiali in un allevamento del Lazio, dopo la scoperta di due animali positivi alla peste suina.
"Si è avverato ciò che non avremmo mai voluto, con la peste dei cinghiali che è arrivata all'interno di un allevamento" sottolinea Prandini nel denunciare il pericolo che il fenomeno possa dilagare boicottando il lavoro e il sacrificio di intere generazioni e una filiera d'eccellenza del Made in Italy. "E' importante il coinvolgimento del Ministero della Sanità - continua il presidente della Coldiretti - per debellare la malattia in tempi brevi e togliere i vincoli alla capacità produttiva e alle esportazioni su tutto il territorio nazionale, dove migliaia di maiali sani sono già stati abbattuti nonostante siano stati registrati due soli casi di positività".
Sono quasi cinquantamila i maiali allevati nel Lazio a rischio per la peste suina africana (Psa) - ricorda Coldiretti - che è spesso letale per questi animali, ma non è, invece, trasmissibile agli esseri umani e nessun problema riguarda la carne. A scatenare la diffusione della malattia è il proliferare indiscriminato dei cinghiali e per questo - continua la Coldiretti - è necessario intervenire con la modifica immediata dell'art. 19 della legge 157/1992 semplificando le procedure per l'adozione dei piani di abbattimento approvati dalle regioni e il rafforzamento delle competenze dell'ufficio commissariale previsto dal Decreto Legge 17 febbraio 2022, n. 9. Il rischio - conclude Coldiretti - è che l'emergenza si allarghi e che siano dichiarate infette le aree ad elevata vocazione produttiva con il conseguente pregiudizio economico che potrebbe discendere per la filiera agroalimentare e l'occupazione in un settore strategico del made in ltaly.

Roma, 10 giu. (LaPresse) - "È necessario rapidamente mettere in atto una vera e propria azione di riduzione della pressione dei cinghiali anche attraverso un piano di abbattimenti selettivi non comprendo i ritardi". Lo dichiara l'Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato.

In arrivo il decreto sulla biosicurezza per la gestione degli allevamenti contro la peste suina. Ad annunciarlo all'AGI è il Commissario straordinario all'emergenza, Angelo Ferrari.
"Il decreto sulla biosicurezza voluto fortemente dal sottosegretario Costa - spiega Ferrari - verrá presentato in Conferenza Stato Regioni, poi sará subito attivo. E' giá stato scritto ed è giá pronto. L'obiettivo del decreto - continua - è quello di poter mettere in sicurezza tutti i nostri allevamenti. Oggi - sottolinea Ferrari - dobbiamo guardare con particolare attenzione a tutte quelle norme che non sono solo igieniche ma anche formazione e conoscenza, reti, sistemi, che mettono in condizione i nostri allevamenti di rappresentare una sorta di fortino nei confronti della peste suina".
Il Commissario ha infine spiegato che oggi si riunisce l'unitá di crisi nazionale poi subito dopo la cabina di regia di Roma per la gestione dei casi. (AGI)

Cinque gli obiettivi presentati al Sen. Centinaio