03 Mag 2024

(DIRE) Roma, 8 set. - Con la crisi energetica è boom per l'agricoltura biologica che consente di tagliare di un terzo i consumi energetici attraverso l'utilizzo di tecniche meno intensive, le filiere corte e la rinuncia ai concimi chimici di sintesi prodotti con l'uso di gas, tanto che i terreni coltivati a bio in Italia hanno raggiunto quasi 2,2 milioni di ettari in Italia, il massimo di sempre. E' quanto emerge dall'analisi Coldiretti diffusa in occasione dell'inaugurazione del Sana alla Fiera di Bologna di Bologna, con le esperienze innovative dei giovani agricoltori bio protagoniste allo stand di Coldiretti Bio (Padiglione, 30 Stand C/21) pe sostenere il piano di riduzione del fabbisogno energetico.
Si va dall'uso di sostanze naturali e 100% Made in Italy, spiega Coldiretti, per concimare i terreni e sostituire i fertilizzanti dall'estero, rincarati anche del 170% con un effetto valanga sulla spesa delle famiglie, al riutilizzo degli scarti di produzione (foglie, gusci, paglia, ecc.) per garantire energia pulita, fino al potenziamento delle filiere corte con la vendita diretta che abbatte i trasporti. In questo modo si riesce a ridurre i consumi di energia in media del 30% rispetto all'agricoltura tradizionale ma in alcuni caso, come ad esempio per le mele, si arriva addirittura al -45%.
I concimi di sintesi (azotati, fosfatici o potassici) sono, infatti, ottenuti con procedimenti fortemente energivori e l'Italia, ricorda Coldiretti, è dipendente dall'estero per la produzione di questi prodotti. L'aumento dei costi dei fertilizzanti chimici (+170% degli azotati) è dovuta proprio a tali dinamiche e l'agricoltura bio, puntando esclusivamente su concimi organici e minerali, evita il ricorso a queste sostanze, valorizzando la zootecnia, che rappresenta una risorsa nazionale anche in termini di sostanza organica che gli allevamenti mettono a disposizione per rendere più fertili i nostri suoli.
Concimare la terra attraverso l'uso del letame, il compostaggio dei residui organici e anche i residui degli impianti di biogas, favorisce così la resilienza delle aziende agricole biologiche, rileva
Coldiretti, e rappresenta un modello produttivo in grado di contrastare la dipendenza da mezzi di produzione esterni alle aziende. Ma, puntando sulla filiera corta, il biologico riduce anche i tempi di trasporto dei prodotti e, con essi, le emissioni in atmosfera, tagliando le intermediazioni con un rapporto diretto che avvantaggia dal punto di vista economico agricoltori e consumatori.
Il risultato è che mai così tanti ettari sono stati coltivati a biologico in Italia con la superficie che nel giro degli ultimi dieci anni è praticamente raddoppiata (+99%), secondo l'analisi Coldiretti su dati Ismea. I terreni bio rappresentano così 17,4% delle campagne del Paese quasi il doppio della media europea (circa 9%) e molto vicino agli obiettivi previsti dalla strategia Ue per il cibo 'Farm to Fork', che prevede di portare le superfici bio europee al 25% entro il 2030. Ed è boom anche di imprese agroalimentare biologiche che salgono a oltre 86mila, il 79% in più in un decennio, dando all'Italia il primato europeo per numero di aziende. Un successo trainato dalla fiducia dei consumatori con 1 italiano su 5 che, secondo Coldiretti/Ixè, consuma regolarmente prodotti bio. Una spinta sostenuta soprattutto da motivi salutistici, ma molto importanti nella scelta di acquisto, il territorio di origine e le garanzie della certificazione.

Per Coldiretti è chiara la necessità di costruire filiere biologiche interamente italiane e di riuscire a comunicare, anche nelle etichette del prodotto biologico, l'origine made in Italy della materia prima agricola, come peraltro previsto nella Legge 23 sull'agricoltura biologica, approvata quest'anno in Parlamento e della quale si è in attesa della piena applicazione. Il biologico si inserisce a pieno titolo nel modello dell'agroalimentare made in Italy sostenuto da Coldiretti, già fortemente caratterizzato per l'attenzione alla qualità, alla salute dei consumatori e alla tutela dell'ambiente.
Temi e obiettivi che, proprio nel biologico, trovano la loro piena definizione. Le aziende biologiche, continua Coldiretti, rappresentano un pezzo importante del percorso di valorizzazione della nostra agricoltura e molte di queste sono presenti negli oltre mille mercati di Campagna amica diffusi in tutto il territorio nazionale, producono in biologico molte delle eccellenze Dop e Igp del nostro Paese e costituiscono una vera e propria rete di sostenibilità per il nostro Paese.
"Grazie anche al primato nel biologico l'agricoltura italiana è oggi la più green d'Europa con un ruolo da protagonista per la crescita sostenibile del Paese" afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel ricordare come il settore bio vanti ancora "ampie opportunità di crescita economica ed occupazionale". "Il biologico sta già dimostrando di essere una risposta alle sfide attuali per una maggiore sostenibilità economica ambientale e sociale- ha dichiarato Maria Letizia Gardoni presidente di Coldiretti BIO, l'associazione che riunisce le imprese biologiche e biodinamiche di Coldiretti- È necessario però ricentrarlo nella sua dimensione agricola, legarlo saldamente al territorio di produzione ed affrontare un processo di evoluzione nel sistema di certificazione che possa essere sempre di più garante di un modello produttivo attento all'ambiente e alle persone di cui le aziende agricole italiane sono da tempo protagoniste".

(Com/Ros/ Dire)

Acli Terra è pronta per dare il via a un nuovo evento dedicato all’agricoltura biologica e al lavoro: due giornate di seminari, ricche di incontri e relazioni, l’8 e il 9 settembre nell’ambito del SANA di Bologna, il salone internazionale del biologico e del naturale.

“Abbiamo scelto questa cornice così importante perché vogliamo assegnare alle pratiche biologiche una centralità strategica nella visione rurale dell’Associazione e per lo sviluppo economico delle aziende aderenti” – ha dichiarato il presidente nazionale Nicola Tavoletta – “Per parlare, quindi, di biologico, sostenibilità economica, salute, lavoro,  sviluppo socioeconomico, tutela ambientale, sicurezza e innovazione tecnologica abbiamo invitato alcuni esperti per accompagnarci nei ragionamenti e nei progetti”.

I due appuntamenti vedranno la partecipazione del prof Vanni Resta, docente di master universitari in euro progettazione, che parlerà di PNRR e bandi europei; per le reti d’impresa relazionerà l’avvocata Carla Di Lello. Parlerà di questione ambientale e sociale l’ex ministro dell’ambiente, l’on. Gianluca Galletti mentre la biotecnologa alimentare Monica Crociata si occuperà di e-commerce.

Di centri di assistenza agricola si occuperanno il Presidente dell’Unapol Tommaso Lojodice e il direttore del CAA ACLI Paolo Bartoli.

Il tema del biologico ed acquacoltura verrà affrontato dal biologo marino, spesso ospite a Linea Blu, Claudio Brinati, e dal mondo della pesca una testimonianza dalla biologa Carlotta Santolini.

Inoltre interverranno anche il sottosegretario alle politiche agricole Gian Marco Centinaio e il parlamentare del locale collegio Pierferdinando Casini, già Presidente della Camera dei Deputati.

L’Amministrazione comunale di Bologna sarà rappresentata dall’assessore Daniele Ara e dal consigliere comunale aclista Filippo Diaco.

Una figura di eccezione a presentare gli ospiti, insieme al giornalista Roberto Pagano è la presentatrice Michela Mignano, che più volte ha collaborato come docente con l’Enaip, come insegnante d’inglese, ma è anche una nota showgirl nell’Italia del Nord est.

Ai seminari si potrà partecipare in presenza o da remoto, richiedendone l’accesso. Il programma completo delle due giornate è presente sul sito di Acli Terra.

Da giovedì a venerdì ACLI TERRA si ritroverà a Bologna nella programmazione del SANA 2022, il 34° Salone Internazionale del Biologico e del Naturale.

Ci sono delle motivazioni per aver scelto tale evento e tale luogo e ve ne elenchiamo alcune.

La prima riguarda la nostra convinzione di voler assegnare alle pratiche biologiche una centralità strategica nella visione rurale dell’Associazione e per lo sviluppo economico delle aziende  aderenti.

La capacità della classe dirigente di ACLI TERRA può essere quella di disegnare, insieme a tecnici competenti, gli schemi della sostenibilità economica di questo segmento, ampliandolo e diffondendolo con le adeguate tecniche, ricercando innovazione, ma anche valorizzando le idealità presenti all’origine di tale scelta.

La seconda riguarda la città: una Capitale mondiale della cultura del cibo, che è anche la fiera storica patria natia dell’Università, quindi la combinazione tra filiera agroalimentare e ricerca, che si è sempre dimostrata vincente nella nostra Bologna e nella nostra Emilia.

La terza nasce sempre dalla storia della città, ma da una storica vicenda di riscatto sociale e popolare per le lavoratrici e i lavoratori schiavizzati nel medioevo.

Lo scorso 25 agosto ho riproposto un mio articolo dell’anno precedente, sempre nella stessa data, per ricordare il “Liber Paradisus”, l’atto del comune di Bologna con il quale nel 1259 d.C. vennero liberati 5855 servi della gleba e venne abolita la schiavitù in città.

Venne definito Paradisus per ricordare che Dio in Paradiso creò l’uomo in “Perfettissima” e perpetua libertà.

Per parlare, quindi, di biologico, sostenibilità economica, salute, lavoro,  sviluppo socioeconomico, tutela ambientale, sicurezza e innovazione tecnologica abbiamo invitato alcuni esperti per accompagnarci nei ragionamenti e nei progetti.

Tecnici e politici con conoscenze scientifiche e portatori dei riferimenti culturali della dottrina sociale cristiana.

In campo abbiamo il professore Vanni Resta, docente di master universitari in euro progettazione, che ci parlerà di PNRR e bandi europei.

Per le reti d’impresa abbiamo una professionista e ricercatrice universitaria, l’avvocato Carla Di Lello.

Per la questione ambientale e sociale un ex ministro dell’ambiente, l’on. Gianluca Galletti, consulente di tante imprese agroalimentari e presidente dell’ Ucid.

Una biotecnologa alimentare per l’e-commerce ed è Monica Crociata.

Sui centri di assistenza agricoli due uomini made in ACLI: il Presidente dell’Unapol Tommaso Lojodice e il direttore del CAA ACLI Paolo Bartoli.

Su biologico ed acquacoltura il biologo marino, spesso ospite a Linea Blu, Claudio Brinati, ma sempre sul mondo della pesca una testimonianza dalla biologa Carlotta Santolini.

Dalle Istituzioni due rappresentanti di prestigio: il sottosegretario alle politiche agricole Gianmarco Centinaio, precedentemente ministro, e il parlamentare del locale collegio Pierferdinando Casini, già Presidente della Camera dei Deputati.

L’Amministrazione comunale di Bologna sarà rappresentata dall’assessore Daniele Ara e dal consigliere comunale aclista Filippo Diaco.

Una figura di eccezione a presentare gli ospiti, insieme al giornalista Roberto Pagano, ed è la presentatrice Michela Mignano, che più volte ha collaborato come docente con l’Enaip, come insegnante d’inglese, ma è anche una nota showgirl nell’Italia del Nord est.

In questo appuntamento abbiamo voluto offrire degli strumenti alla classe di rigente di ACLI TERRA per assistere e tutelare le iscritte e  gli iscritti.

Inoltre saremo contestualizzati in uno dei più importanti saloni mondiali del biologico, proprio per favorire il settore.

Nicola Tavoletta

Presidente nazionale ACLI TERRA

(ANSA) - CASALE MONFERRATO, 01 SET - "Il CAPORALATO fa parte della lotta alla mafia. Ho fatto il ministro dell'Interno, la legge sul CAPORALATO l'abbiamo applicata e quindi i beni ai
mafiosi li abbiamo confiscati. Sono felice di essere qui alla BCube di Casale per parlare del 99 per cento delle aziende che sono sane, rispettano i contratti collettivi nazionali di lavoro, non sfruttano il prossimo. Il CAPORALATO è criminalità. Se uno sfrutta il prossimo e non paga è un criminale. Devono occuparsene le forze dell'ordine, la Guardia di Finanza". Così Matteo Salvini, leader della Lega, rispondendo ai giornalisti dopo la visita alla BCube, player di eccellenza del mercato della logistica a livello mondiale. (ANSA).