27 Lug 2024

Eventi

“Beni culturali e valorizzazione dei territori” questo il tema e titolo dell’incontro seminariale online, organizzato da Acli Terra nazionale mercoledì 24 luglio alle ore 18.00 per parlare di territori e della bellezza del nostro Paese.
Ciò anche considerando il recente inserimento in Costituzione della tutela, non solo del paesaggio e delle bellezze naturali, ma anche della conservazione e promozione dell’ambiente, quest’ultimo aspetto fondamentale anche per il mondo rurale, attento com’è alla difesa e rispetto dei propri peculiari territori. 

Peraltro, l’Italia possiede, tra beni artistici e culturali, oltre il 70% del patrimonio culturale mondiale.

Acli Terra ha avuto il piacere di ospitare come illustre relatore il Luogotenente (ris) dei Carabinieri, Roberto Lai, presidente dell’ANC – Associazione Nazionale Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che per 25 anni è stato in campo per il recupero e la salvaguardia di tanta bellezza e reperti storico-artistici inestimabili, attuando operazioni di altissimo livello internazionale, con il Nucleo CC per la Tutela del patrimonio artistico e culturale.

“Beni culturali e valorizzazione dei territori” questo il tema e titolo dell’incontro seminariale online, organizzato da Acli Terra nazionale mercoledì 24 luglio alle ore 18.00 per parlare di territori e della bellezza del nostro Paese.
Ciò anche considerando il recente inserimento in Costituzione della tutela, non solo del paesaggio e delle bellezze naturali, ma anche della conservazione e promozione dell’ambiente, quest’ultimo aspetto fondamentale anche per il mondo rurale, attento com’è alla difesa e rispetto dei propri peculiari territori. 

Peraltro, l’Italia possiede, tra beni artistici e culturali, oltre il 70% del patrimonio culturale mondiale.

Acli Terra ha avuto il piacere di ospitare come illustre relatore il Luogotenente (ris) dei Carabinieri, Roberto Lai, presidente dell’ANC – Associazione Nazionale Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che per 25 anni è stato in campo per il recupero e la salvaguardia di tanta bellezza e reperti storico-artistici inestimabili, attuando operazioni di altissimo livello internazionale, con il Nucleo CC per la Tutela del patrimonio artistico e culturale.

Domenica 30 giugno 2024, alle ore 19.00 presso la Masseria Paglia Arsa a Casamassima (Bari) si svolgerà la terza edizione della ‘Festa del Solstizio d'estate’, organizzata da Acli Terra Bari - Bat per il mondo produttivo rurale e delle marinerie aclista.

"Dopo il successo del nostro convegno pubblico di ieri a Mola di Bari sulle opportunità economiche di fronte all'invasione delle specie aliene ittiche quali Lion fish e Granchio blu con esponenti istituzionali e operatori, domenica 30 si svolgerà nell’entroterra del sud-est barese la Festa del Solstizio d'Estate per inostri associati del mondo rurale e delle marinerie". 
Così la Vice Presidente nazionale vicario Acli Terra e Presidente Acli Terra Bari - Bat, AriannaZizzo.

La Festa dell'Associazione professionale agricola delle Acli Bari - Bat, giunta al suo terzo anno, sarà una rievocazione-celebrazione delle notti rurali dell'antichità, quando riuniti intorno al fuoco si ringraziava Madre Terra per i doni e il nutrimento donato, festeggiando con una ricca cena per scacciare le tenebre e celebrando il bene, in modo che la comunità potesse nuovamente ricominciare a produrre e a gestire i beni prodotti dalla terrafeconda. 

Per Arianna Zizzo “la festa per l’arrivo del Solstizio d'estate è un rito antichissimo ed anche quest’anno la nostra iniziativa sarà un’occasione per un interscambio di esperienze degli associati e godere le bontà dei nostri produttori. Inoltre, tutti i soci avranno la possibilità di vedere come si alleva e addestra un falco pellegrino. Saremo infatti in una fattoria didattica dove si allevano equini e falchi. Una festa, che aveva inizialmente aspetti magici e pagani, per festeggiare il Solstizio e la forza che ci dà per una nuova stagione, produttiva in ogni senso”.

Il progetto OroVerde- Oliva Ascolana del Piceno DOP nasce dalla sinergia tra diversi segmenti del settore  Agricolo, il settore dell’istruzione e quello della ricerca scientifica ; il tutto con la  collaborazione della regione Marche che, attraverso il  programma Sviluppo Rurale 2014-2022, progetto ID 41887,  ha sostenuto tutte  le attività progettuali che riguardavano la deamarizzazione dell’oliva tenera ascolana del piceno-DOP .

La compagine progettuale era molto variegata; infatti oltre  al Consorzio per la Tutela dell’Oliva ascolana del Piceno DOP,  erano presenti le aziende picene  del settore agroalimentare  “Cooperativa Agricola Case Rosse”, “Tenuta la Riserva” ed “Altagamma”,  l’Istituto agrario “Ulpiani” di Ascoli Piceno e  l’Università di Camerino attraverso il coinvolgimento della Scuola di Architettura e Design e della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria.

Il progetto ha visto la ha realizzazione di una serie di attività sperimentali finalizzate alla riduzione dell’impatto ambientale del processo di deamarizzazione; a tal scopo di  campioni di oliva tenera ascolana DOP, in quantità  gradualmente crescenti nel corso delle varie annualità, sono state deamarizzate utilizzando una soluzione di idrossido  di sodio, in linea con le prescrizioni del disciplinare di produzione.

Una volta completata questa fase di lavorazione si è proceduto alla progressiva riduzione dell’idrossido attraverso una serie di lavaggi con acqua fino a portare il pH della  soluzione in cui erano immerse le olive ad un valore compreso tra il 7/8 rispetto ai valori  iniziali di pH pari a 12/13  e creando così le condizioni ottimali per la successiva azione dei batteri che, attraverso un   processo di fermentazione, completavano la maturazione dell’oliva fino alla formazione di quel prodotto finale che tutti noi possiamoapprezzare sulle nostre tavole.

Il lavaggio con acqua è stata la fase su cui si è principalmente  incentrata l’attività progettuale; tipicamente questa operazione è caratterizzata da una variabilità nel numero dei lavaggi, nella loro durata e nei quantitativi di acqua utilizzata; mediamente un buon risultato si ottiene con 3 lavaggi spalmati in un arco temporale di circa 3 giorni ed utilizzando complessivamente una quantitativo di acqua pari a circa 3 litri per ogni  chilogrammo di oliva (1 litro in ognuno dei 3 lavaggi).

Nel progetto OroVerde la compagine progettuale ha messo a punto una nuova procedura di lavaggio che prevedeva l’immissione di anidride carbonica proveniente dalla fermentazione di mosti ottenuti da uve biologiche.

L’immissione di anidride carbonica è stata effettuata sia nei varistadi della fase di lavaggio con acqua, che nella soluzione di idrossido di sodio contenente le olive non appena  si fosse accertato il completamento della fase di deamarificazione e quindi saltando completamente la fase di lavaggio.

l’anidride carbonica in presenza di acqua forma una  soluzione di  bicarbonato che reagisce rapidamente con l’idrossido di sodio portando ad  rapido abbassamento del pH ; le attività sperimentali hanno consentito di mettere a punto un protocollo operativo facilmente replicabile  che ottiene questo risultato già a partire dal primo lavaggio o, addirittura, dalla soluzione iniziale idrossido di sodio-olive; riducendo notevolmente od addirittura eliminando in questo modo i lavaggi con acqua.

Le determinazioni organolettiche e sensoriali hanno dimostrato che tutti i campioni di olive trattati con anidride carbonica  hanno le stesse caratteristiche organolettiche delle olive deamarizzate senza l’aggiunta di anidride carbonica, ma possiedono migliori caratteristiche sensoriali  leggermente migliori, riscontrando quindi un maggior gradimento da parte del consumatore.

In questo modo di ottengono contemporaneamente molteplici risultati; innanzitutto si ha una riduzione dell’anidride carbonica proveniente dai mosti che viene immessa in atmosfera, unimportante risparmio idrico  poiché si possono evitare quasi tutti o addirittura tutti i lavaggi, una riduzione dei tempi che dai circa 3 giorni si riducono ad alcune ore con  ovvie ricadute sui costi di produzione.

Alberto Felici

Acli Terra è tornata dall’incontro internazionale con il Ciesm – The Mediterranean Science Commission a cui aderiscono ben 23 Paesi e centinaia di istituti marini e altrettanti ricercatori non solo del Mediterraneo e del Mar Nero – estremamente soddisfatta. Nel Principato di Monaco abbiamo avuto e sviluppato un amplissimo confronto con gli scienziati dello stesso ente e con le altre organizzazioni italiane presenti, riaffermando alcuni nostri riferimenti strategici e riprendendo alcuni concetti espressi nel nostro importante convegno di Milano dello scorso 17 aprile sul cambiamento climatico”.

Così il Presidente nazionale Acli Terra, Nicola Tavoletta, l’Associazione professionale aclista che tutela, assiste e promuove lavoratori e operatori del mondo delle marinerie e rurale

Una esperienza importante con una comune visione d’intenti, come sottolineato da Annamaria Mele, Presidente di ANAPI Pesca

Tavoletta ha aggiunto: “Nel breve discorso, tenuto lo scorso venerdì 7 giugno davanti alle diverse delegazioni presenti, ho offerto il nostro contributo di idee e proposte.

Innanzitutto, l’interpretazione del cambiamento climatico con una nuova visione, nella quale le comunità si adattano e cercano di essere generatrici o sostenitrici di un rinnovato equilibrio. In secondo luogo, un impegno attivo e fattivo rispetto ad una commiserazione colpevolista, utile ormai solo a catturare attenzione mediatica o commerciale. Un messaggio, questo, che riprende anche quanto sostenuto dal Premio Nobel Riccardo Valentini, quando venne ospite alle Acli nazionalisu invito di Acli Terra, la scorsa primavera.

Inoltre, – prosegue Tavoletta – abbiamo richiamata la necessità di valutare ogni singolo fenomeno nella dimensione del tempo e non solo nello spazio: un concetto ripreso, durante la riunione monegasca, anche dal ricercatore Ernesto Azzurro del CNR-IRBIM, l’Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine di Ancona. Questo tema pone ad Acli Terra anche l’obiettivo di offrire alle comunità la possibilità di istituire piani regolatori dei tempi’, oltre ad un metodo di approccio alle questioni.

In particolare sulle specie aliene, principale tema all’ordine del giorno dei lavori dell’incontro, abbiamo chiesto che le istituzioni non intervengano più con misure limitate alle singole specie o alla singola emergenza, ma affrontino la complessità del fenomeno con la comunità scientifica e le rappresentanze dei pescatori. E’ evidente che non vi è più l’alibi della sorpresa.

Anzi, evitando così la lievitazione della percezione del pericolo, abbiamo ribadito e sottolineato la funzione pedagogica di Acli Terra sulle specie aliene, offrendo, come abbiamo fatto e facciamo, nei territori del nostro Paese, molti momenti di incontro e confronto sulle potenzialità della pesca delle stesse: un’azione psicosociale per liberare le comunità dalle dimensioni della criticità e dell’ansia emergenziale per disegnare prospettive e nuovi percorsi formativi professionali”.

“In tutto questo – sottolinea il presidente Tavoletta – possiamo cogliere la questione delle specie aliene per riaffermare il valore dell’essere umano nella sua autenticità integrale nel contesto naturale. E Acli Terra, proprio in quest’ottica lavora alla integrazione dello sviluppo rurale, urbano e marittimo dei ‘water front’ con un impegno sperimentale sulle Lagune, l’ecosistema più caratteristico e complesso”.

“Un percorso associativo che ho confermato in questo incontro svolto nel Principato di Monaco nella prestigiosa sede del Ciesm: in particolare ho necessità di ringraziare la Direttrice del Ciesm, la Dottoressa Laura Giuliano (nella foto), una scienziata italiana, e lo staff internazionale da lei diretto per la generosità che ha riservato per la nostra ospitalità, soprattutto in termini di strumenti ed elementi di confronto.

Prezioso è stato il lavoro dell’Ambasciatore italiano nel Principato di MonacoGiulio Alaimo (nellafoto), che si è impegnato affinché ci fossero le condizioni per aprire tale percorso di confronto, orientato a pratiche soluzioni e non solo a valutazioni accademiche. La nostra delegazione ha potuto contare sulla competenza scientifica di due biologi di prestigio, Claudio Brinati e Monica Crociata. E’ stato entusiasmante poter affrontare questa esperienza a fianco delle rappresentanze di ColdirettiAgci ed Anapi, che ringrazio, oppure ascoltare le testimonianze delle esperienze economiche, come quelle delle Mariscadoras o di Imperium Group sulla trasformazione delle specie aliene”, ha concluso il Presidente nazionale Acli Terra, Nicola Tavoletta.

Oggi 27 maggio 2024 alle ore 17.00 presso le Serre ART-ER (Giardino Margherita), in Via Castiglione 136, si svolgerà il dibattito “Innovazione e Sostenibilità per un vantaggio competitivo per le Imprese”.

Tra i relatori il Presidente nazionale di Acli Terra, Nicola Tavoletta, che interverrà con una relazione sul tema “Sostenibilità e certificazione nel mondo della agricoltura”.

Il programma dell’evento prevede, dopo l’introduzione di Sara Monesi, responsabile unità Start-up, l’intervento di Nicola Tavoletta, Presidente nazionale Acli Terra, con la relazione su citata; Mauro Antonelli, Sustainability Manager Natù, che interverrà sul tema ‘Carbon Footprint’ con la presentazione di SuitYou!; Andrea Franceschelli, Vice Presidente One Express con ‘Giovani aziende verso la sostenibilità’ e Vincenzo Fusco, Founder e General manager Natù, che concluderà l’incontro illustrando il Progetto ‘Un albero per il futuro’.

A seguire, tavoli aperitivo e networking dalle ore 18.15.

Il Presidente Tavoletta ha affermato: “Come Acli Terra siamo lieti di contribuire a una discussione sul piano della concretezza ambientale e della reale sostenibilità con il nostro punto di vista, – operatori e aziende rurali -, sempre in favore dei territori, sottolineando come i costi della transizione non debbono gravare unicamente sugli agricoltori”.

Martedì 21 Maggio 2024 alle ore 11.00 si svolgerà “Ne facciamo di tutti i.. colori”, un evento organizzato da ACLI Terra Vercelli, presso l’Istituto Alberghiero ‘Sergio Ronco’, in via Vittime di Bologna, a Trino (VC), dove ACLI Terra di Vercelli si presenta come nuovo osservatorio delle eccellenze legate al mondo rurale del territorio.

L’Associazione professionale agricola di ispirazione cristiana che tutela e promuove il mondo rurale, è e sarà punto di riferimento delle eccellenze della produzione locale, in primis il riso, ma non solo, e presenta in questa occasione due realtà di altissimo livello: l’Istituto Alberghiero ‘Sergio Ronco’ e i produttori di riso Priora e Vasino.

Interverranno all'incontro: i giornalisti Giulia Toninelli e Marco Fantasia, insieme alla Presidente di ACLI Terra Vercelli, Donatella Maffei; Cesare Daneo, Presidente ACLI Vercelli e Nicola Tavoletta, Presidente nazionale ACLI Terra.

A chiusura dell’evento “Ne facciamo di tutti i.. colori”, vi sarà una degustazione con riso Verelè.

"Abbiamo organizzato questo evento, per presentare ufficialmente la nascita di Acli Terra Vercelli come osservatorio del territorio agricolo del Vercellese e dare risalto alle eccellenze che meritano di essere valorizzate. Iniziamo questo percorso da un istituto alberghiero che forma ragazzi attraverso la passione che i docenti stessi trasmettono loro, facendone dei professionisti con una marcia in più”, sottolinea Donatella Maffei, Presidente ACLI Terra Vercelli.
Maffei aggiunge: “Presenteremo i produttori del Verelè, una varietà di riso rosa aromatico, un incrocio naturale scoperto in campo: un riso bello da presentare in tavola ma anche ricco di antociani, quindi dalle benefiche proprietà. E questo è solo l'inizio!"

I cambiamenti climatici stanno alterando la distribuzione spaziale delle specie. Tutte le previsioni future indicano un continuo aumento della temperatura a livello globale e locale e, conseguentemente, una messa in pericolo della biodiversità vegetale, animale e dei prodotti agroalimentari nei prossimi decenni.
La biodiversità è minacciata dall'inquinamento, dall'eccesso di nutrienti, dal sovra-pascolo, dall'agricoltura intensiva, dal fuoco, dall'erosione del suolo, dalla desertificazione e dal cambiamento climatico. Fenomeni causati dall’antropizzazione del pianeta.
La crisi climatica in atto, suffragata dalla comunità scientifica e dal monito di Papa Francesco attraverso l’Enciclica “Laudato sì”, ci rende consapevoli che ha una radice umana. Il nostro paese, l’Italia, gode di una biodiversità agroalimentare unica al mondo. È una ricchezza da salvaguardare e valorizzare.

Per questi motivi Acli Terra Nazionale, Acli Terra Lombardia e Acli Terra Milano-MB, in collaborazione con le ACLI Milanesi, hanno organizzato l'importante convegno:

“Crisi climatica e biodiversità agricola”
tenuto Venerdì 17 Maggio 2024 alle ore 15.30
Auditorium L. Clerici – via della Signora, 3 – sede ACLI Milano

La presentazione è stata arricchita dai saluti di importanti personalità, tra cui Andrea Villa, Presidente provinciale delle Acli Milanesi, e Colombo Delfina, Vice Presidente regionale delle Acli Lombardia, insieme ad altri illustri ospiti, quali Stefano Frisoli, vice Presidente Bio-As e direttore Caritas Ticino, e Giuseppe Fumagalli, Presidente Terra Viva Lombardia.

Gli interventi sono stati svolti da Don Nazario Costante, responsabile del Servizio per la Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Milano, e da molti esperti nel campo della climatologia, dell'agroecologia e dell'ecologia, che condivideranno le loro conoscenze e esperienze, come Mario Piuri, Fisico ed esperto in climatologia; Giuseppe De Santis, Agroecologo Rete Semi Rurali; Enrico Toja, Presidente Elafonisos Eco; Silvia Bernini, Coordinatrice nazionale agriturismi Terra Viva Cisl.
Le conclusioni saranno affidate al Presidente nazionale Acli Terra, Nicola Tavoletta.
Il dibattito è stato moderato da Francesco Prina delle Acli Milanesi e Vice Presidente Fondazione Achille Grandi.

È stata organizzata in questi giorni a Roma da Acli Terra, per la prima volta in Italia, una prima, ristretta presentazione e degustazione di alto livello del ‘Lion Fish’, il pesce leone, la specie aliena che sta diffondendosi dalle Americhe attraverso il canale di Suez fino al nostro Mar Mediterraneo.

Dopo l'invasione del granchio blu che già ha coinvolto il nostro Paese, ma anch'esso utilizzabile con gusto in chiave gastronomica, Acli Terra ha, infatti, da poco lanciato l’allarme sul Lion Fish con una campagna informativa e conoscitiva ad hoc diretta a operatori della pesca, associazioni di categoria e istituzioni sul prossimo arrivo nei nostri mari del nuovo pesce alieno, già arrivato in Grecia e Turchia, in piena collaborazione con l'associazione ambientalista internazionale Elafonisos Eco con la sua rappresentante Katerina Kokkinaki.

Nella Capitale, Acli Terra, per la prima volta nel nostro Paese, e grazie alle arti gastronomiche dello chef Emanuele Federici de ‘La Bocca di Roma’, in una serata informativa tecnico-scientifica e di degustazione del Pesce Leone, - che sarà replicata a Milano il 17 maggio -, ha indicato la strada per una via positiva verso la commercializzazione, l’uso nella ristorazione e la consumazione da parte delle famiglie.

Il promotore della campagna e dell’iniziativa, il presidente di Acli Terra, Nicola Tavoletta ha affermato: “Primi in Italia, con questa iniziativa intendiamo fornire una risposta positiva possibile, di fronte ai sicuri danni che saranno provocati ai pescatori e agli operatori del mondo ittico, dall’arrivo di questo vorace pesce, detto anche pesce scorpione, ma gustoso e simile allo scorfano, che però si riproduce rapidissimamente e che può divorare i piccoli pesci fino a oltre 7 volte il suo peso. Come Acli Terra ci impegniamo per prevenire i futuri danni con un’azione realistica per uno sbocco sostenibile ed economicamente positivo per gli operatori, la sensibilizzazione delle istituzioni e l’utilizzo gastronomico del Lion Fish. E anticipo già che il prossimo 17 maggio a Milano organizzeremo un nuovo evento sul Pesce Leone”.

Katerina Kokkinaki dell’associazione ambientalista internazionale Elafonisos Eco ha sottolineato come “Queste specie aliene, pur nel danno che provocano - e penso alla mia Grecia dove il pesce leone è già arrivato - possono però essere convertite in un beneficio economico per i nostri pescatori e i nostri mercati. Dobbiamo consumare il Lion Fish ed urge un contenimento della loro riproduzione. Essendo molto gustoso può essere consumato variamente, con le sue proprietà nutrizionali ed è utilizzabile persino anche in chiave estetica, contenendo Omega 3 e collagene. E la mia passione nasce dal desiderio di fare qualcosa di bello per il pianeta con la nostra associazione con un progetto dedicato alla salvaguardia dell'ecosistema, capitanata da un presidente italiano, Enrico Toja, che mi ha permesso di entrare in contatto con Acli Terra, che ringraziamo molto per questa iniziativa innovativa, la prima in Italia”.

Il 22 aprile ACLI TERRA, alle ore 19,30, tramite la piattaforma Teams, svolgerà un seminario sulle innovazioni in agricoltura.

I relatori parleranno dell’evoluzione dell’Agritech e in particolare il tema è “Innovare l’agricoltura  con la stampa 3D e l’industria 5.0.

I lavori saranno coordinati dalla Vice Presidente dell’Associazione professionale agricola delle ACLI Arianna Zizzo e a relazionare saranno: il professore Claudio Piccioli, progettista e designer industriale SIT3D, l’esperto di stampa 3D della Treddy srl Mauro Cavina, l’esperto di tecnologie innovative per l’agricoltura C.T.O. della Feed srl Fabrizio Ferraiuolo e il Direttore del CAA ACLI srl Paolo Bartoli.

Un incontro voluto dalla Presidenza Nazionale di ACLI TERRA per affrontare delle specificità tecniche della innovazione in agricoltura, svelando nuovi strumenti utili per migliorare l’efficienza del lavoro nei campi.

Opportunità per investimenti tramite lo sviluppo rurale così da offrire soluzioni per la qualità del lavoro e per le prestazioni economiche della produzione.

Per partecipare è possibile chiedere il link alla casella di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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