"Acli Terra - Un fiume di miele": Fiumicino oggi, alle 19.30, ospita un evento di promozione della filiera dell'apicoltura con produttori d'eccellenza.
Presso "Nativo", in via di Villa Guglielmi 33, l’associazione professionale aclista che tutela e rappresenta i lavoratori e gli operatori del mondo agricolo, dell'allevamento e delle marinerie, organizza un incontro ad ampio raggio con i produttori del settore, provenienti dai diversi territori del nostro Paese.
Saranno presenti, inoltre, operatori e rappresentanti di settori rurali afferenti, quali il caseario, ma anche dell'olivicoltura, che presenteranno le loro eccellenze con degustazioni ad hoc. Acli Terra nazionale mette così a confronto imprenditori agricoli, dirigenti nazionali e locali, biotecnologi ed altri esperti, insieme ad ospiti istituzionali, tra cui il Sottosegretario all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Luigi D'Eramo, introdotti dal Presidente nazionale Acli Terra, Nicola Tavoletta, in una serata condotta dalla giornalista e scrittrice Virginia Saba.
Nel quadro della formazione continua interna, ma aperta al pubblico interessato, Acli Terra nazionale organizza nella Capitale il prossimo lunedì 10 luglio 2023, presso il Centro Europa Experience 'David Sassoli' - rappresentanza in Italia del Parlamento Ue, in piazza Venezia 6, un pomeriggio seminariale innovativo.
Focus, a partire dalle 15.30, sarà tutto il percorso di elaborazione, implementazione e varo di una Direttiva europea ideal-tipo nel settore agricolo.
I partecipanti al seminario, istruiti, guidati e sollecitati dagli esperti, saranno quindi direttamente protagonisti, con la simulazione pratica di tutto l'iter contenutistico-legislativo del provvedimento.
Il pomeriggio seminariale vedrà un panel con il professor Vanni Resta, presidente della Fondazione Manlio Resta, docente dei Master in Europrogettazione presso l'Università di Roma - La Sapienza; Giampaolo Buonfiglio, vicepresidente Medac - Mediterranean Advisory Council e Nicola Tavoletta, Presidente nazionale di Acli Terra, l’associazione professionale aclista che tutela e rappresenta i lavoratori e gli operatori del mondo agricolo, della zootecnia e delle marinerie.
Sarà anche presente una delegazione di Acli Terra Lazio, con il Presidente regionale Massimo De Simoni, il segretario Matteo La Torre, i dirigenti territoriali Antonio Fargnoli, Claudio Piccioli e Serena Castellano.
“Per te, che sei il mio mare”, una raccolta di poesie e dipinti di Adele Tramontano.
Un libro di poesie e quadri con un titolo fortemente evocativo: “Per te, che sei il mio mare” è denso di emozioni. L’autrice apre una finestra sul suo mondo, fatto di malinconia, ma anche di speranza, con uno sguardo trasognato sull’esistenza, a volte introspettivo, altre rivolto all’orizzonte, ben illustrato dai suoi quadri: pennellate decise e mille sfumature di blu.
I proventi dei diritti d’autore sono interamente devoluti alla ASD Rosaremo, associata alla Breast unit della Asl Roma 1, impegnata nella prevenzione del tumore al seno e nella promozione del canottaggio come terapia integrante.
La presentazione è un evento “multiemozionale”.
Dopo la Remata al tramonto delle atlete dell’ASD ROSAREMO che come gesto simbolico di questo legame consegneranno un testimone alla città di Sabaudia, attraverso un percorso di nastri rosa il pubblico potrà partecipare all’inaugurazione della mostra dei quadri dell’artista nella corte del Museo Greco, dove
saranno recitate le poesie dell’autrice accompagnate dalle note di Luigi Marino Cosentino, pianista e chirurgo senologo, e Costanza Marino Cosentino, sua figlia.
Dopo l’introduzione di Daniela Brancati, giornalista e scrittrice, già Direttrice del TG3, la Dottoressa Alessandra Mirri, ed il prof Fabio Ricci, Direttori rispettivamente della Breast unit della Asl Roma 1 e della ASL Latina, e della Presidente di Rosaremo Simona Lavazza, che illustreranno le attività di una Breast unit, il ruolo dell’associazione e lo scopo del progetto.
Una bolla di poesia e bellezza in cui le poesie proietteranno visioni interiori suggestive e affascinanti.
Un viaggio emozionale, dove la poesia recitata e la magia della musica aggregano attorno a valori di solidarietà e impegno sociale.
ACLI TERRA, rappresentata dal Presidente nazionale Nicola Tavoletta, è stata impegnata in questi giorni in Liguria tra incontri pubblici e riunioni per promuovere alcune questioni nazionali sulla pesca e la filiera ittica e per programmare azioni interne ed esterne.
All’undicesima edizione di Slow Fish a Genova, ospite dello stand di Anapi Pesca, le proposte dell’Associazione Professionale delle ACLI sono state evidenziate in due tavole rotonde con la direttrice della stessa Anapi Pesca Anna Maria Mele, con la direttrice di PescAgri Marilena Fusco e la coordinatrice tecnica della commissione pesca delle Regioni Rosa Fiore.
Sul Welfare tre soluzioni proposte: la classificazione del mestiere del pescatore quale categoria usurante, la fondazione di tre colonie didattiche permanenti per i figli dei pescatori, avendo difficoltà straordinarie oggettive di conciliazione tra genitorialità e lavoro, e il riconoscimento legislativo di custodi dell’ambiente alla categoria con tutti gli strumenti normativi adeguati.
Per le specie aliene è stata elaborata la proposta comune di favorirne l’uso in cucina con campagne culturali e corsi di formazione nella offerta gastronomica domestica e della ristorazione.
Il Presidente di ACLI TERRA ha proseguito anche incontrando le aziende del Lazio nello stand istituzionale della stessa Regione.
In un appuntamento con la direzione del giornale “Il Ponente”, il Presidente Tavoletta, a Bordighera, invece, ha posto l’attenzione dell’associazione sulla questione delle misure previste dalle norme della Organizzazione Marittima Internazionale e quelle europee del pacchetto Fit For 55, che mirano ad uno shipping ad emissione 0 di anidrite carbonica entro il 2050.
Per il Presidente Tavoletta tale percorso rappresenta il quarto passaggio più importante della storia della navigazione dalla barca dei sumeri alle barche a vela, poi quelle a vapore ora le nuove soluzioni tecniche. Tutto ciò rappresenta una sfida per la grande cantieristica italiana.
Gli impegni sono stati rivolti anche all’interno delle ACLI con l’incontro con la presidente regionale Chiara Volpato negli stand di Slow Fish e con quello provinciale di Imperia Marco Rovere.
La Regione Lazio ha partecipato all’undicesima edizione di “Slow Fish”, in corso a Genova. L’evento è organizzato da Slow Food e Regione Liguria, in collaborazione con il Comune di Genova. La manifestazione, in programma fino a domenica 4 giugno, ha come tema “Coast to Coast”, a rappresentare l’interconnessione tra terraferma ed ecosistemi acquatici.
Barbara Nappini, presidente Slow Food Italia - “A Slow Fish condividiamo una riflessione sul mare di Slow Food, nella prospettiva di una stretta interconnessione tra terra e acqua, con l’obiettivo di promuovere la rigenerazione degli ecosistemi marini e costieri. È una riflessione che elaboriamo insieme alle istituzioni presenti a tutti i livelli. Il Lazio è una regione in cui si intersecano fortemente la costa e l’entroterra, generando nell’espressione enogastronomica una sintesi basata sulla storia del territorio, il posizionamento geografico e la biodiversità che ha generato, la grande cultura locale. In particolare, la manifestazione di Genova è una delle tante tappe che in questi mesi vedono la collaborazione tra Regione Lazio, Arsial e Slow Food Italia.
Nel Lazio le parole chiave sono: conservazione della biodiversità, promozione delle attività sostenibili e gestione sostenibile delle risorse marine, lacustri e fluviali, anche attraverso il mantenimento di attività tradizionali e il sostegno ad un settore delicato e complesso come quello della pesca e della pescicoltura. Le risorse del mondo acquatico sono infatti indissolubilmente legate alla conservazione della ricchezza della biodiversità.
La Regione Lazio e Arsial in collaborazione con Slow Food Lazio portano a Slow Fish seminari, laboratori del gusto, degustazioni di prodotti tipici del marchio regionale “Natura in Campo” e presentazioni di progetti strategici tra i quali “Oenomed”, un progetto dedicato alla promozione delle piccole imprese del settore vitivinicolo dalle Aree Protette del Mediterraneo. Diverse le aziende laziali presenti, in rappresentanza delle cinque le province del Lazio. Lo stand regionale ha ricevuto anche la visita del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, il quale ha voluto conoscere le realtà presenti, dimostrando una particolare attenzione verso i loro prodotti d’eccellenza.
Tra gli ospiti di caratura nazionale il Presidente di ACLI TERRA Nicola Tavoletta che ha incontrato le aziende delle cinque province del Lazio insieme alla direttrice dell'Anapi Pesca Anna Maria Mele.
Tavoletta ha centrato l'attenzione della organizzazione professionale aclista sulle questioni riguardanti il Welfare dei lavoratori della filiera ittica, iniziando dai pescatori.
«Nel Lazio – spiega l’assessore alle Politiche agricole della Regione Lazio, Giancarlo Righini – la pesca rappresenta una realtà economica rilevante, tanto per dimensioni quanto per tradizione culturale. Ecco perché ritengo fondamentale, dopo la partecipazione di aprile al Seafood di Barcellona, prendere parte anche a un evento come quello ligure che rappresenta una vetrina importante per far conoscere le nostre imprese. Quelle presenti a Genova sono una parte delle 2808 aziende dell’intera filiera ittica, che vale 50 milioni di euro di fatturato nel Lazio».
Va ricordato che con oltre 5.600 tonnellate di pescato, la produzione ittica regionale, in termini di quantità, ammonta al 3,2% circa del totale nazionale.
Regione Lazio e Arsial sono impegnate nel sostegno della filiera ittica, sia attraverso la partecipazione ad eventi come “Slow Fish” sia attraverso la tutela e la conservazione delle risorse naturali e tradizionali regionali, sia attraverso il sostegno alle attività del settore, con risorse economiche importanti, tra cui giocano un ruolo fondamentale i fondi europei.
Ieri abbiamo svolto un incontro eccezionale nella profondità della sensibilità di un genio che ha cambiato la cultura italiana nel '900: Antonio De Curtis, Totò.
Con noi nella sala della Presidenza Nazionale delle ACLI il nipote dell' artista, Antonio Salvatore Buffardi De Curtis, e il cugino, Fabio Cestelli, docente di giurisprudenza.
Un confrontato che è partito sull'aspetto del gusto enogastronomico nella sua arte cinematografica e poetica.
Tantissimi aneddoti sono stati sollecitati dalla mia curiosità e da quella del giornalista Francesco Vitale.
Un viaggio di un'ora e mezza senza sosta, partendo dalla cena che ha originato "Malafemmena" per poi fare tappe nelle sue poesie, risvegliare i film, riconoscere gli aspetti più intimi compresa la sua religiosità, la generosità o la struggente malinconia. La doppia versione di un uomo "Metà Fisico", di nobile e di una maschera.
Vi invitiamo assolutamente a vedere l'intervista integrale e vi promettiamo che non vi annoierete mai.
La troverete sulla pagina Facebook di ACLI TERRA o potete richiederla a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Per me un incontro assolutamente emozionante.
Nicola Tavoletta
Presidente Nazionale ACLI TERRA
Giovedì 27 aprile alle ore 19,00 ACLI TERRA svolgerà online un seminario sullo sviluppo delle tartufaie e sulla disciplina dei cavatori di tartufo, un movimento rurale con una importanza culturale ed economica mondiale nella filiera agroalimentare italiana.
Il Crea, infatti, ha da poco pubblicato il il Dizionario Internazionale del Tartufo edito in cinque lingue: italiano, inglese, cinese, giapponese ed arabo.
Ciò a significare quanto sia tale prodotto e tale sistema interessante nel Mondo e quanto attragga.
Al seminario sarà presente proprio il Direttore generale del Crea Stefano Vaccari che interverrà. Per una introduzione all'argomento sarà la tecnologa alimentare Serena Castellano ad aprire i lavori.
Relatore un esperto, Franco Gilardi. Gilardi è un cavatore, cura una tartufai in Sabina, addestra i cani e per tanti anni ha seguito tale disciplina per la Regione Lazio.
I lavori saranno coordinati dal Presidente regionale di ACLI TERRA Lazio Massimo De Simoni, che è anche un giornalista.
Un appuntamento utile per formazione professionale e per conoscere una passione che è diventata una vera cultura che emerge per gusto e capacità di preservare il territorio.
Nel Borgo Fantasma di Apice Vecchia, nel Castello Dell'Ettore, in provincia di Benevento, con ACLI TERRA abbiamo aporofondito ogni tema della nuova PAC, ma vi è una riflessione che vorrei offrirvi.
Li' ho definito una ACLI TERRA "federiciana", evocando le caratteristiche dell'imperatore svevo nato a Jesi,ma protagonista dell'Italia Centromeridionale.
Ho voluto attribuire un aggettivo alla nostra Organizzazione per qualificarla meglio e vi chiedo una attenzione su tale scelta.
Innanzitutto la nostra Associazione dovremmo imparare a definirla non più con i sostantivi, ma con i verbi, perché quest'ultimi rappresentano il divenire, l'azione e cioè la prospettiva.
Sull'aggettivo "federiciano", invece, ci soffermiamo sulle caratteristiche mutuabili per il nostro percorso e la nostra comunità.
Federico II era definito dai suoi contemporanei "Stupor Mundi" e noi abbiamo in merito due compiti: la necessità di sollecitare nella sensibilità delle persone lo stupore, sia nalle eccezione di rieducazione allo stupore, sia in quella di evadere dalla banalità.
Come disse Giulio Andreotti ad un Meeting dell'Amicizia noi dal raggiungimento della Luna abbiamo perso il "sentimento" dello stupore, che abbiamo completamente dimenticato con l'evoluzione tecnologica.
Cosa può fare ACLI TERRA per risvegliare tale sensibilità che rientra anche tra i piaceri?
Provare a far riemergere il gusto della creatività che abbiamo il compito di far sbocciare nel rapporto tra le comunità e la natura.
Ciò con una agricoltura, una zootecnia, una pesca o una acquacoltura che rispondano all'equilibrio tra il benessere personale e quello ambientale, quindi in una visione armonica.
Una armonia che risponda ache al valore della tradizione e alla efficacia della innovazione tecnologica.
Ecco allora che spieghiamo il nostro percorso, focalizzando queste settimane.
Federico II coinvolse i migliori esponenti delle arti, della cultura o della scienze, appunto per progettare e costruire una nuova comunità reale armonica.
Passiamo dai cammini "ideali", che comunque rappresentano una dimensione culturalmente raffinata per la nostra crescita, a quelli "reali".
Ecco perché in queste settimane da Casa ACLI a Milano, passando per l'Umbria, tornando a Roma, proseguendo per il Sannio, l'Irpinia e dirigendoci in Puglia, abbiamo voluto confrontarci con le migliori esperienze tecniche dei consorzi di bonifica, con accademici, tra i quali un Premio Nobel, con professionisti, dirigenti d'impresa e d'amministrazione pubblica o di terzo settore, giornalisti ed esponenti della cultura.
Questo confronto accelerato è per incidere concretamente tramite la Pac, passando efficacemente da una dimensione ideale a quella reale per il bene delle nostre imprese, dei nostri iscritti, della comunità tutta e dell'ambiente.
Gli strumenti economici in campo nella Pac, nel Psr o nelle altre misure Europee ci possono permettere tale missione stupefacente e potremmo dire naturalmente stupenda.
Il prof Riccardo Valentini, Premio Nobel per la Pace, ci ha consegnato anche il compito di essere capaci nell'adattamento, che è temprato anche dalla resilienza, e questo impegno è dirimente pere essere realmente vivi nei processi complessi e, magari, decisivi. Noi possiamo cambiare le cose adattandole ed adattandoci, così torniamo al tema già evidenziato a febbraio delle imperfezioni e del "genio" del compromesso.
ACLI TERRA è realmente federiciana non solo idealmente.
Su una cosa non dobbiamo prendere esempio da Federico II e sono le due scomuniche, continuando a porci come organizzazione di rappresentanza autenticamente cristiana, fedele ad una Chiesa che ha assunto una leadership nel questione ambientale, in quella rurale e in quella delle aree interne.
Le sitesi dei nostri confronti sono sempre e comunque elementi nel contesto della Dottrina Sociale Cristiana.
Nel ringraziare tutte le donne e gli uomini di ACLI TERRA che stanno lavorando in questo percorso vi invito a seguire la nostra programmazione.
Nicola Tavoletta
Presidente Nazionale ACLI TERRA
Al convegno seminariale “La nuova PAC 2023-2027. Nuove opportunità della Politica agricola comunitaria per le Imprese agricole del Mezzogiorno d’Italia e delle Aree Interne”, organizzato da Acli Terra Benevento e della Campania con Acli Terra nazionale, a Apice (Benevento), sono intervenuti, tra gli altri, Filiberto Parente, Presidente Acli Terra Benevento.
Parente ha sottolineato come “E’ necessario sostenere l’agricoltura di qualità, dando spazio a quei nostri contadini che riescono ad essere autentiche ‘sentinelle del territorio’. Il convegno di formazione e informazione ha portato dei risultati importanti: per la prima volta ragioniamo su una programmazione europea 2023-27 per valorizzare al massimo le nostre zone interne e i nostri prodotti, ma soprattutto l’inclusione sociale delle fasce deboli. L’agricoltura sociale può, infatti, essere una strada per l’occupabilità delle persone diversamente abili e con minori opportunità. Il settore agricolo rappresenta quella quota di Prodotto interno lordo che permette di valorizzare i talenti, ma anche di salvaguardare l’ambiente e il Creato”.
Nicola Tavoletta, Presidente Nazionale Acli Terra, che ha concluso i lavori, dopo gli interventi del Sindaco di Apice, Angelo Pepe, di dirigenti e tecnici aclisti e dei partecipanti, ha affermato: “Abbiamo intrapreso un giro delle province italiane per confrontarci con i nostri soci del mondo rurale e i nostri operatori sulla nuova PAC. Oggi ad Apice con Acli Terra Campania, abbiamo ragionato su una strategia efficace di sviluppo delle ‘aree interne’, che consideriamo non come conservazione di testimonianza, ma sviluppo di modelli di vitalità”.
ACLI TERRA a Apice (BN) incontra le imprese agricole campane e del Mezzogiorno per delineare opportunità e prospettive della nuova PAC 2023-27, la Politica agricola comunitaria
Giovedì 13 aprile 2023 alle ore 18.00 presso il Castello dell’Ettore, a Apice Vecchia (Benevento), si svolgerà il Convegno "La PAC 2023-2027. Nuove opportunità per le Imprese agricole del Mezzogiorno d’Italia e delle Aree Interne".
ACLI TERRA, l’associazione professionale agricola di ispirazione cristiana delle ACLI che promuove, tutela e assiste i lavoratori e produttori del comparto agricolo e delle marinerie, con questo incontro-dibattito tecnico e operativo intende delineare opportunità e prospettive della nuova PAC 2023-27, la Politica agricola comunitaria europea, agli operatori campani, e segnatamente delle Aree interne più distanti per geografia e collegamenti.
L'incontro intende fornire al mondo rurale, che varia dalle imprese tradizionali, produttrici di colture locali, all'olivicoltura, all'area della trasformazione agricola e zootecnica o al segmento dell'agriturismo, gli strumenti per l'innovazione produttiva e tecnologica offerti dalla Pac e illustrare le nuove regole introdotte e le possibili risorse finanziarie e sostegni introdotte dell'Unione europea per il settore.
Il tutto nel quadro della ispirazione aclista di rispetto del Creato, di fronte alle sfide climatiche e dei costi crescenti, con gli agricoltori davvero custodi dell'ambiente e del benessere degli animali, in una chiave di sviluppo sociale ed economico-produttivo sempre più ecosostenibile.
Il programma del convegno di Apice prevede l'introduzione di Giuseppe Pacifico, Presidente Acli Terra della Campania, e i saluti di Don Ezio Rotondi, Parroco di Apice; di Angelo Pepe, Sindaco di Apice; Zaccaria Spina, Presidente Comunità Montana del Fortore; Filiberto Parente, Presidente Acli Terra Benevento; Angelo Iebba, Responsabile Sportello Caa Acli Apice, e di Michele Zannini, della Presidenza Nazionale Acli Terra.
Le Relazioni tecniche saranno affidate a Paolo Bartoli, Direttore Caa Acli, il Centro Assistenza agricola nazionale aclista, e a Francesco Fabbrini, Responsabile Sportelli Caa Acli Territoriali.
Seguirà il dibattito con gli operatori ed il pubblico presente, con anche gli interventi di Tommaso Loiodice, Presidente Nazionale UNAPOL (Unione nazionale associazioni produttori olivicoli), e di Michele Muscio, Presidente Acli Terra della Basilicata.
Le conclusioni del convegno seminariale saranno tratte da Nicola Tavoletta, Presidente Nazionale Acli Terra.
Mercoledì 12 aprile 2023 alle ore 15,45, tramite la piattaforma Teams, in diretta dal Palazzo "Achille Grandi", sede nazionale delle ACLI, potremmo riflettere sui cambiamenti climatici con ospiti d'eccezione.
Le ACLI ed ACLI TERRA hanno voluto organizzare un incontro sulle questioni climatiche in relazione alla comunità, al mondo rurale e alle marinerie.
Potremo ascoltare il Premio Nobel per la Pace 2007 Riccardo Valentini, che sarà accompagnato dal Presidente della Fondazione "Manlio Resta" il Prof Vanni Resta.
Un appuntamento prestigioso voluto proprio per avere un quadro ampio e approfondito sulla tematica e per abbinarlo alle misure messe in campo dall'Unione Europea.
Per noi che sosteniamo e tuteliamo lo sviluppo del lavoro in Agricoltura e nella filiera ittica è un appuntamento irrinunciabile oltre che di prestigio.
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Nicola Tavoletta
Presidente Nazionale ACLI TERRA
Nel convegno nazionale 'Crisi dell'acqua e del clima', organizzato da Acli Terra Milano e Lombardia, in corso alla sede delle Acli Milanesi, emerge la necessità, sottolineata dai diversi relatori, a partire dai presidenti Danilo Malaguti (Acli Terra Milano) Filippo Pinzone (Acli Terra Lombardia) e Andrea Villa (Acli Milanesi) di interventi mirati e concreti da parte di tutti gli attori istituzionali e non, di fronte all'emergenza climatica e alla siccità, particolarmente aggravata quest'anno.
Per la direttrice del Consorzio Tevere Nera, Carla Pagliari è importantissimo "il ruolo degli operatori agricoli, così come i Consorzi di bacino che salvaguardano e manutengono operativamente i nostri territori".
Per Andrea Villa "A Milano noi ci percepiamo come città del terziario e industriale, ma dobbiamo sempre avere a cuore i nostri fratelli del mondo agricolo. Anzi, si deve pensare a chiudere con una visione planetaria soltanto 'estrattiva' e di dominio del Creato". Mentre per Filippo Pinzone "Abbiamo una grande crisi dell'acqua, e penso al Pavese con le nostre risaie, che ne assorbono molta o la mia zona del Ticino. E nonostante la ricchezza delle fonti delle nostre montagne che sono molto alte. Così oggi esaminiamo e proponiamo le esperienze innovative dei nostri agricoltori e da cui traiamo molte buone pratiche da diffondere.
Per il Presidente nazionale di Acli Terra, Nicola Tavoletta, che conclude il convegno "La vera sfida è la gestione e manutenzione del patrimonio idrico. Gli agricoltori sono i veri 'gestori' dei territori e vanno sostenuti anche con una legge ad hoc. Torniamo a chiedere, poi, la costruzione di nuovi invasi e incrementare dal 4% al 6 la spesa del Pnrr".
Conclusa la due giorni di ACLI TERRA LAB tenuta a Roma il 16 e 17 marzo per approfondire la nuova PAC e le opportunità dei sostegni riservati agli agricoltori. Proficua l'occasione per affrontare i temi associativi e condividere proposte di sostegno per arginare le problematiche di settore e che ACLI TERRA ha voluto condividere con le Istituzioni sui temi focali e da cui ripartire.
Ai lavori moderati da FRANCESCO VITALE e introdotti da GIUSEPPE PACIFICO componente di Presidenza Nazionale ACLI TERRA, hanno partecipato i rappresentanti Istituzionali, Sen. LUCA DE CARLO Presidente della Commissione Agricoltura del Senato, On. STEFANO VACCARI Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, On. GIOVANNA MIELE Commissione Finanze della Camera dei Deputati, On. GIUSEPPE CASTIGLIONE Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.
LAVORO e COMUNITÀ alla base di ogni politica agricola a favore dei nostri operatori agricoli e della pesca. Non ci può essere politica agricola veramente utile se non mette al centro il lavoro e il territorio in cui lavora.
Sono proprio questi i temi che le stesse Acli hanno messo al centro della propria azione associativa, fin dalla loro nascita nel 1944, proprio partendo dalle comunità rurali, ha richiamato Pacifico.
Il primo elemento di riflessione ce lo fornisce l’Istat. Con il 7° censimento generale dell'agricoltura, ci restituisce la rappresentazione di un fenomeno allarmante ovvero il calo demografico delle Imprese agricole italiane. Dal 2010 al 2020 abbiamo perso in media il 30% delle attività con punte del 42% in Campania, seguita con percentuali superiori alla media nazionale dalle regioni con aree più difficili e svantaggiate come la Sicilia, l'Abruzzo, la Liguria ed altre ancora.
La difficile sostenibilità economica delle piccole aziende, concentrate nelle aree più difficili e svantaggiate, “giustifica” solo in parte questo triste fenomeno, dettato da scelte obbligate per le tante famiglie rurali costrette a rinunciare. I dati Istat ci dicono anche che le superfici coltivate non hanno subito grandi riduzioni quindi significa che altre aziende hanno assorbito la gestione dei fondi, aumentando la loro dimensione media, proprio come auspicato per aumentare la loro competitività.
A giudicare però dalle enormi difficoltà in cui versa il nostro sistema produttivo agricolo, nonostante i tanti sforzi anche di carattere economico fin qui compiuti, ci accorgiamo che il solo aumento delle dimensioni medie aziendali non è sufficiente per conferire solidità al settore. E’ evidente che l’agricoltura italiana, in un mercato ormai globale, non compete per le quantità ma principalmente per la qualità e la biodiversità delle sue produzioni, per l’identità culturale che queste riescono ad esprimere e per la loro indiscutibile salubrità.
E’ quindi acclarato che non sono solo le dimensioni aziendali a rendere vincente il sistema produttivo agricolo italiano. Quali sono allora le proposte di intervento per la tenuta del sistema economico agricolo italiano? per preservare l’ambiente, i territori e valorizzare le sue tipicità agroalimentari? Per sostenere l’innovazione organizzativa e tecnologica delle filiere? Il confronto ha provato a fare una prima sintesi.
PER IL LAVORO:
Interventi urgenti sia per il lavoro autonomo che per quello dipendente attraverso l’introduzione di una decontribuzione progressiva a favore dei lavoratori autonomi e l’incentivazione all’occupazione con l’esenzione contributiva per le nuove assunzioni . Riduzione dei costi del lavoro passando per la formazione professionale e l’integrazione.
PER LE FAMIGLIE:
attivazione di fondi salvaguardia e sviluppo per finanziare le misure previste dalla legge per la montagna per assicurare alle comunità rurali i servizi essenziali alle famiglie e favorire la permanenza nei piccoli Comuni.
PER LA COMPETITIVITA’:
Incentivare le produzioni DOP, IGP, PAT e BIO.
favorire la diversificazione nelle attività agricole con le attività connesse e la ricettività rurale di qualità
sostenere gli investimenti per l’autosufficienza energetica
Incentivare l’innovazione e la commercializzazione collettiva
PER LO SVILUPPO
Incentivare gli investimenti nella cooperazione di prodotto e della trasformazione
Favorire lo sviluppo del lavoro cooperativo
Agevolare l’accesso al credito anche collettivo
Attivare fondi per la formazione professionale
Attuare la semplificazione burocratica per le apertura di attività, per l’assunzione e la gestione del personale
Introdurre semplificazioni fiscali e amministrative per i volumi di affari inferiori ai 50.000 mila euro
Queste ed altre, le principali proposte più urgenti che l’Associazione Professionale delle Acli intende sottoporre alle Istituzioni di ogni livello nell’interesse degli Operatori Agricoli e della Pesca.
Giuseppe Pacifico
Componente Presidenza ACLI Terra nazionale
Il 26 novembre si è conclusa con una strepitosa manifestazione il Corso di Micologia Promosso dalle ACLI TERRA PALERMO, in stretta collaborazione il Comune di Prizzi, IISS di Lercara Friddi, l’associazione A.M.I.T., Progetto Terra@Terra e il Circolo ACLI Sant’Anna aps.
L’ultima giornata è stata interessata dall’escursione Micologica e Show Cooking organizzato all’insegna della valorizzazione del territorio e dei prodotti tipici
L’escursione è stata condotta sul Monte dei Cavalli (o montagna dei Cavalli, o ancora monte San Lorenzo), rilievo calcareo di 1.007 m s.l.m. della catena montuosa dei Sicani ricadente nel territorio di Prizzi. Passeggiata ecologica di grande valore non solo paesaggistico/naturalistico, ma anche storico. Con gli studenti e gli associati presenti, lungo il sentiero si è discusso molto sull'educazione ambientale, lo studio delle piante endemiche ed il riconoscimento di qualche pianta fitoalimurgica.
Questo ovviamente dettato dalla riserva che regala ai suoi escursionisti perle di carattere naturalistico importanti ed a volte incredibilmente rari e soprattutto grazie alle spiegazioni fornite dal vicepresidente provinciale delle ACLI TERRA PALERMO il Dott. Forestale Giovanni Landini. Dopo l’escursione si è ritornati nell’auditorium di Filaga (Borgata del comune di Prizzi) per completare la parte didattica e degustare alcune pietanze tipiche con l’aggiunta dei funghi tartufati raccolti nei boschi dei monti sicani. La preparazione dei piatti è stata fatta dai ragazzi dell’Istituto alberghiero di Alia, sotto il vigile e costante controllo del Prof. Salvo Mangiapane.
Mentre a conclusione dei lavori, il presidente Acliterra Palermo Gaspare Carbone dopo una lunga riflessione sui temi agroambientali, legati alle diverse tipologie di turismo e alla valorizzazioni dei prodotti tipici dei territori a conclusione dell’escursione ha affermato: “Il nostro più arduo, ma importantissimo, compito risulta quello di formare e informare le comunità sull’importanza del mondo naturale. Perché il rispetto dell’ambiente e il primo punto se vogliamo lasciare alle generazioni future un mondo migliore.”
Acli Terra Palermo