26 Apr 2024

(ANSA) - ROMA, 09 GIU - "La peste suina provocata dai
cinghiali entra in un piccolo allevamento della zona
perimetrata. Sono stati rilevati infatti due casi di positivita'.
Tutti i capi saranno immediatamente abbattuti da parte dei
servizi veterinari della Asl ed e' in corso la riunione della
task-force". Lo dichiara l'Assessore alla Sanita' della Regione
Lazio, Alessio D'Amato. (ANSA).

(ITALPRESS) - Per Confagricoltura il primo caso di PSA riscontrato ieri in un allevamento di suini nei dintorni di Roma, era facilmente prevedibile ed evitabile se si fossero messe in atto le necessarie misure di prevenzione. La minaccia, rappresentata dalla Peste Suina, è stato uno dei temi affrontati dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, nel corso degli incontri avuti ieri e stamani con alcuni rappresentanti del Governo. La Confederazione "esprime forte preoccupazione per i rischi a cui l'intero comparto suinicolo nazionale oggi è esposto e torna a chiedere interventi radicali e immediati per il contenimento della popolazione dei cinghiali allo stato brado, principali vettori del virus. La stessa concretezza e velocità sono necessarie sul fronte economico, riconoscendo alle aziende colpite sostegni per gli interventi di biosicurezza e ristori per i danni. La Confederazione continuerà a tenere alta l'attenzione sul tema fino a quando non si concretizzeranno i provvedimenti ormai non più rinviabili".

Roma, 10 giugno (Adnkronos Salute) - "Quando ci sono episodi epidemici come quello della peste suina che stiamo osservando in alcune aree del Paese, è necessario intervenire subito perché un eventuale allargamento del focolaio sarebbe disastroso sia per la salute, umana e animale, sia per l'economia". A dirlo all'Adnkronos Salute Walter Ricciardi, docente di Igiene all'università Cattolica e consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, in merito agli abbattimenti di maiali, come quelli avvenuti nel Lazio.

"Quello che sta accadendo con la peste suina - spiega - è legato alla perdita di controllo ambientale del territorio, in particolar modo per quanto riguarda i cinghiali, specie selvagge ma che possono avere contatti stretti con gli allevamenti".

"Bisogna contemperare le esigenze dell'allevamento con quella della protezione degli animali e della salute pubblica. Una tale proliferazione incontrollata dei cinghiali in aree urbane e soprattutto vicino agli allevamenti è pericoloso per la salute umana e per quella degli animali", conclude Ricciardi, sottolineando la necessità degli abbattimenti dei maiali in caso di infezioni e del controllo dei cinghiali.

AGI - Bruxelles, 10 giugno. "Continuiamo a monitorare i casi" di peste suina "riportati nei cinghiali dell'Italia continentale e siamo in contatto con le autoritá nazionali" e "abbiamo avuto diverse riunioni nel contesto della Commissione permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi". Lo ha dichiarato il portavoce della Commissione europea, Stefan de Keersmaecker, nel briefing quotidiano con la stampa. "La lotta contro la peste suina africana, una malattia virale mortale per i suini, è una sfida globale e la Commissione mette l'accento sull'importanza di restare vigili", ha aggiunto de Keersmaecker.
In caso di necessitá "la Commissione adotta misure su base regionale tenendo conto della situazione epidemiologica negli Stati membri", ha concluso.

(DIRE) Roma, 10 giu. - Per salvare gli allevamenti occorre dare risposte concrete con il contenimento del numero di cinghiali e risarcimenti immediati alle aziende costrette ad abbattere i loro animali, vittime dell'immobilismo degli ultimi anni delle istituzioni, nonostante le tante denunce ed iniziative messe in campo da Coldiretti. E' quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini dopo l'annuncio del Commissario straordinario all'emergenza, Angelo Ferrari, di un piano per l'abbattimento di un migliaio di maiali in un allevamento del Lazio, dopo la scoperta di due animali positivi alla peste suina.
"Si è avverato ciò che non avremmo mai voluto, con la peste dei cinghiali che è arrivata all'interno di un allevamento" sottolinea Prandini nel denunciare il pericolo che il fenomeno possa dilagare boicottando il lavoro e il sacrificio di intere generazioni e una filiera d'eccellenza del Made in Italy. "E' importante il coinvolgimento del Ministero della Sanità - continua il presidente della Coldiretti - per debellare la malattia in tempi brevi e togliere i vincoli alla capacità produttiva e alle esportazioni su tutto il territorio nazionale, dove migliaia di maiali sani sono già stati abbattuti nonostante siano stati registrati due soli casi di positività".
Sono quasi cinquantamila i maiali allevati nel Lazio a rischio per la peste suina africana (Psa) - ricorda Coldiretti - che è spesso letale per questi animali, ma non è, invece, trasmissibile agli esseri umani e nessun problema riguarda la carne. A scatenare la diffusione della malattia è il proliferare indiscriminato dei cinghiali e per questo - continua la Coldiretti - è necessario intervenire con la modifica immediata dell'art. 19 della legge 157/1992 semplificando le procedure per l'adozione dei piani di abbattimento approvati dalle regioni e il rafforzamento delle competenze dell'ufficio commissariale previsto dal Decreto Legge 17 febbraio 2022, n. 9. Il rischio - conclude Coldiretti - è che l'emergenza si allarghi e che siano dichiarate infette le aree ad elevata vocazione produttiva con il conseguente pregiudizio economico che potrebbe discendere per la filiera agroalimentare e l'occupazione in un settore strategico del made in ltaly.