01 Mag 2024

"Con l’ok allo stanziamento di un contributo di 500.000 euro diretto ai Comuni lacuali manteniamo l’impegno preso per sostenere e ampliare l'offerta di mete turistiche idonee alla balneazione e per incrementare le potenzialità ricettive delle spiagge dei laghi”. Così l'assessore regionale alla Tutela del territorio e Mobilità, Mauro Alessandri, ha commentato il voto favorevole della Giunta regionale del Lazio alla delibera presentata di concerto con l’assessora al Turismo, Enti Locali, Sicurezza Urbana, Polizia Locale e Semplificazione Amministrativa, Valentina Corrado.
"Il turismo stagionale di prossimità sta crescendo sempre di più e sta diventando un fattore determinante per il tessuto economico e sociale dei territori dei Comuni lacuali. Il Covid ha inciso drammaticamente sul settore ma ha anche determinato una maggiore attrattività per questi luoghi che pertanto necessitano ora di aiuti specifici e interventi opportuni per garantire la sicurezza dei turisti e la regolare pulizia e manutenzione degli arenili. La Regione è al fianco di questi Comuni che traggono parte del loro equilibrio economico-finanziario e sociale proprio dalla stagionalità del lavoro e dalle attività turistiche balneari", ha concluso Alessandri.

“Per una stagione balneare all’insegna della sicurezza e dell’accessibilità, anche quest’anno sosteniamo i Comuni lacuali stanziando 500.000 euro perché possano accogliere al meglio i nostri turisti. La pandemia ha determinato una maggiore attrattività per il turismo di prossimità con particolare riferimento ai Comuni lacuali che necessitano di azioni specifiche per garantire sicurezza, igiene e pulizia degli arenili destinati alla libera fruizione. Con questa misura, che si aggiunge a un altro intervento importante di sostegno ai Comuni del litorale, vogliamo garantire un’estate sicura e nel pieno rispetto delle norme anti-Covid ai viaggiatori che sceglieranno la nostra regione per l’estate” ha affermato da parte sua l’assessora Valentina Corrado.
(Com/RoPag)

Roma, 13 lug. - (Adnkronos) - Le Regioni attendono da tempo un provvedimento del governo per affrontare con efficacia l'emergenza cinghiali, prevedendo l'ampliamento del periodo di caccia al cinghiale e la possibilità di effettuare piani di controllo e selezione nelle aree protette. Ma "dopo quasi 60 giorni, - dichiara il coordinatore della Commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni, l'assessore del Veneto, Federico Caner - tutto ancora tace".

Per alzare ulteriormente l'attenzione mediatica e per fare chiarezza su un problema gravissimo, che col passare dei giorni rischia di diventare irrisolvibile, gli assessori delle Regioni hanno convocato un incontro con lo stampa per domani alle 11 presso la sede della Conferenza delle Regioni a Roma, in via Parigi 11.

(Avvenire - 14/07/2022) A distanza di sette mesi dall’entrata in vigore del decreto legislativo 199/21, approvato dal Parlamento italiano in recepimento della direttiva europea 2018/2001 con l’obiettivo di incentivare lo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili, mancano ancora i provvedimenti attuativi necessari per l’effettiva applicazione della norma. Tale ritardo sta frenando la diffusione di uno strumento fondamentale per combattere la povertà energetica e l’emergenza climatica. Da qui nasce l’appello al governo lanciato da oltre 40 associazioni per sbloccare la «svolta» delle comunità energetiche.

L’aggressione russa dell’Ucraina ha messo in luce quanto la dipendenza energetica dalle fonti fossili (e in particolare dal gas russo) sia un profondo fattore di debolezza per l’Italia e per l’Unione Europea. E ha rafforzato, se ce ne fosse stato bisogno, la convinzione che l’obiettivo della transizione ecologica non è solo urgente per motivi di contrasto alla sempre più grave emergenza climatica, salute e lotta all’inquinamento, convenienza di prezzo (la produzione di energia da fonti rinnovabili è oggi la meno cara), ma anche per evitare di essere esposti a rischi geopolitici e ad una volatilità dei prezzi che è un grave fattore di rischio per le imprese ed ha fatto risorgere l’inflazione, con una vera e propria "controsanzione" della Russia nei nostri confronti che sta erodendo potere d’acquisto e valore dei risparmi facendo precipitare sotto la soglia di povertà nuovi gruppi sociali.

Consapevole di ciò, a seguito della guerra, l’Unione Europea ha rivisto verso l’alto rendendo più ambizioso con il programma RePowerEU l’obiettivo di aumento della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili passando dal 40 al 45 percento entro il 2030.
Il piano nazionale italiano per l’energia e il clima (PNIEC) dovrà essere aggiornato per allinearlo ai target europei e per raggiungere i medesimi traguardi ambiziosi che si perseguono semplificando gli iter autorizzativi, stimolando l’autoproduzione di energia per imprese industriali, agricole e comunità. È su questo terzo fronte che il governo italiano ha recepito la direttiva europea REDII che propone la soluzione della comunità energetica come strumento per la transizione ecologica allargando la sua portata potenziale con un recente decreto legge. Il decreto ha suscitato molte iniziative, entusiasmi e progetti che sono ora in sospeso per la mancanza dei decreti attuativi. Ne va di mezzo anche l’utilizzo dei 2,2 miliardi di fondi previsti dal PNRR per finanziare le comunità energetiche nei piccoli comuni attraverso forme di credito agevolato.

Le comunità energetiche da sole non sono certo la soluzione di tutti i mali ma concorrono in modo significativo alla strategia complessiva in modo originale e non replicabile rispetto ad altre soluzioni. Oltre al contributo in termini di aumento di quota di produzione da fonti rinnovabili esse rappresentano infatti un modello di produzione diffusa e partecipata di energia nel quale i cittadini superano lo steccato dell’essere solo consumatori, soggetti ai capricci delle bollette, ma diventano prosumer e godono potenzialmente di una parte dei benefici dei produttori. Per questo motivo le comunità energetiche rappresentano un prezioso strumento di cittadinanza attiva, oggi fondamentale per dare forza e vitalità alla società civile che è baluardo della democrazia di fronte alle tentazioni populiste. Le comunità energetiche inoltre, premiando la coincidenza geografica tra produzione e consumo e la quota di energia prodotta autoconsumata avranno un ruolo decisivo per risolvere il problema della trasmissione nelle reti elettriche del futuro in cui il traffico aumenterà significativamente.

Apprezziamo il prezioso lavoro realizzato dal Parlamento italiano sul fronte delle semplificazioni e del recepimento della Direttiva Europea sulle comunità energetica che ne amplia significativamente le possibilità di azione. È per questo motivo che riteniamo particolarmente importante ed urgente a questo punto, a distanza di 7 mesi dal decreto legislativo, pubblicare rapidamente i decreti attuativi e i bandi del PNRR riservati ai piccoli comuni che sono fondamentali per fornire ai tanti operatori, cittadini, imprese, comunità pronti a realizzare progetti le coordinate di riferimento necessarie per la loro realizzazione.

Legambiente, Next Nuova economia per tutti, First Social Life Aps, Symbola, Arci, Kyoto Club, Coordinamento Free, Forum Terzo settore, ALI Autonomie locali italiane, Unione nazionale comuni, comunità ed enti montani (Uncem), Lucensis, Vita, Cittadinanzattiva, CSV net Acli, Italia Solare, Borghi più belli d’Italia, Borghi Autentici, Appennino Bike Tour, Fondazione Lanza Libera Basilicata, Base Italia, Retinopera, Atromercato, Altromercato Energia, Rete delle Università per la Sostenibilità (RUS), Fondazione Ebbene, Adiconsum, Adoc, Fratello Sole, Fa’ la Cosa Giusta! SICILIA a.p.s., Osservatorio Popolare per la Val d’Agri

Cosa sono le Cer:

Le comunità energetiche rinnovabili sono gruppi di soggetti (pmi, amministrazioni locali, enti del terzo settore, religiosi, di ricerca e formazione e privati cittadini) che si associano creando una rete locale di impianti che genera e condivide energia da fonti rinnovabili (principalmente fotovoltaico). Diffuse soprattutto nel Nord Europa e in Italia, dove sono previsti incentivi sui costi energetici, contribuiscono alla decarbonizzazione e alla riduzione delle emissioni di gas serra.

Avvenire.it (https://www.avvenire.it/economia/pagine/comunita-energetiche-bloccate-le-associazioni-scrivono-al-governo)

Per aggiornamenti e adesioni: https://www.nexteconomia.org/2022/07/14/comunita-energetiche-lappello-della-societa-civile-per-non-fermare-il-processo-attuativo/

(DIRE) Roma, 12 lug. - Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ha firmato il decreto di nomina del Commissario Straordinario dei Consorzi di Bonifica A Sud di Anagni, Valle del Liri e Conca di Sora, indicando per questo ruolo Sonia Ricci, ex assessore regionale all'Agricoltura. "La nomina di Sonia Ricci a commissario straordinario del Consorzio di Bonifica della provincia di Frosinone Valle del Liri, Conca di Sora e Sud di Anagni", rappresenta una garanzia per lo sviluppo socio-economico del territorio". Così il consigliere regionale del PD Mauro Buschini al termine dei lavori della Commissione Agricoltura che ha espresso parere positivo alla nomina.
"Già assessore regionale, Sonia Ricci è professionista capace, di esperienza e preparata, sono convinto che saprà gestire i rapporti con Sindaci e cittadini e completare la riforma dei Consorzi ridando lo slancio giusto a tutte le attività. A Sonia Ricci voglio esprimere i migliori auguri di buon lavoro. Un grazie va sicuramente rivolto a Stefania Ruffo, commissario uscente, per gli ottimi risultati raggiunti in questi anni".

(AGI) - Roma, 12 lug. -"Vedendo quanto drammaticamente accaduto a Roma negli ultimi mesi e negli ultimi giorni, non ci si può voltare dall'altra parte. Troppe volte la politica sembra rincorrere la propria bolla mediatica fatta di battute, di post, di tweet perdendo così di vista la vita reale dei cittadini.
Disaffezione nei confronti delle istituzioni, astensionismo purtroppo sempre piú massiccio, nascono anche da qui. Il Partito Democratico è impegnato concretamente per risolvere i problemi della cittá e chiede alle altre forze politiche un'assunzione di responsabilitá". E' quanto ha detto Enrico Borghi, deputato, componente del Copasir e responsabile politiche per la sicurezza della segreteria del Partito democratico, ai microfoni di Radio Immagina, la web radio dem.
"Oggi - sostiene - c'è il sindaco Roberto Gualtieri e ci sono gli assessori impegnati in prima linea con la decisione di aumentare la raccolta differenziata e la scelta strategica di chiudere, finalmente, il ciclo dei rifiuti non recuperabili con il termovalorizzatore seguendo le scelte di grandi cittá italiane e europee: Torino, Milano, Parma, Parigi, Vienna, Copenaghen. Così si supererá il pessimo attuale sistema che vede tasse altissime per i romani, danni ambientali, esportazione all'estero dei rifiuti della capitale, rischi molto concreti di infiltrazione da parte della criminalitá organizzata per le continue 'emergenze' e la conseguente necessitá di interventi d'urgenza. Ecco, ciascuno per la propria parte, deve aiutare questo percorso perchè non siamo di fronte a un problema dei romani, ma a una questione nazionale.
Questa settimana, grazie al lavoro del gruppo del partito democratico alla Camera, inizierá la discussione su Roma cittá capitale. La Capitale non è una cittá come un'altra e, per questo, ciascuno deve fare la sua parte, Governo, Parlamento, forze politiche. Ben sapendo che analizzando quanto successo in questi giorni non bisogna scadere in teorie complottiste, ma neppure sorprendersi come si fosse Alice nel Paese delle meraviglie".