18 Apr 2024

In questi giorni l'Italia, insieme ad altri Paesi europei stanno vivendo gli effetti devastanti della crisi climatica con una violenza senza precedenti. Questi eventi estremi sono un chiaro segnale dell'urgente necessità di agire per preservare il clima a livello globale, e in particolare, in ambito europeo.

La crisi climatica è una realtà innegabile e gli effetti devastanti sono sempre più evidenti in tutto il mondo. L'Italia è solo uno degli esempi di come i cambiamenti climatici stiano alterando il nostro ambiente. Le grandinate e le forti piogge nel nord Italia hanno causato danni ingenti alle coltivazioni e all'infrastruttura, minacciando la sicurezza delle persone e delle loro proprietà.

Nel frattempo, il sud Italia è flagellato da ondate di caldo estremo e incendi, che hanno trasformato vaste aree boschive in ceneri. Questa distruzione aumenta il rischio di frane, alluvioni e mette a repentaglio la biodiversità e il sostentamento delle comunità locali.

Difronte a questi eventi c’è bisogno di risposte coordinate, concrete e ambiziose. L'Unione Europea ha un ruolo cruciale da svolgere nella lotta contro i cambiamenti climatici. Le azioni intraprese a livello comunitario possono avere un impatto significativo sulla riduzione delle emissioni di gas serra, sull'adozione di pratiche sostenibili e sulla protezione dell'ambiente.

Tra le strategie che dovrebbero essere adottate a livello europeo:

1. Investire nelle energie rinnovabili: Promuovere l'uso di fonti di energia rinnovabile come il solare, l'eolico e l'idroelettrico ridurrà la dipendenza dai combustibili fossili e ridurrà le emissioni di CO2.

2. Sostenere la mobilità sostenibile: Incentivare il trasporto pubblico e le auto elettriche contribuirà a ridurre le emissioni prodotte dal settore dei trasporti, una delle principali fonti di inquinamento.

3. Proteggere le foreste e incentivare la riforestazione: Conservare e rigenerare le aree boschive è essenziale per mantenere l'equilibrio degli ecosistemi e assorbire le emissioni di carbonio.

4. Promuovere l'economia circolare: Ridurre l'uso delle risorse e incoraggiare il riciclaggio e il riutilizzo dei materiali aiuterà a diminuire l'impatto ambientale.

5. Supportare la ricerca e l'innovazione: Investire in tecnologie verdi e sostenibili favorirà lo sviluppo di soluzioni più efficaci per affrontare la crisi climatica.

Siamo dinanzi ad una minaccia reale e urgente per l'intero pianeta. L'Italia sta sperimentando gli impatti devastanti di eventi climatici estremi, che sottolineano la necessità di agire immediatamente. L'Unione Europea deve assumere un ruolo di leadership nella lotta contro i cambiamenti climatici, investendo ingenti risorse nella lotta al cambiamento climatico. Solo ponendo al centro dell’agenda europea e globale l’emergenza climatica possiamo sperare di preservare il nostro clima e garantire un futuro migliore per le generazioni future. Il tempo per agire è adesso.

 

IMG_1816-min.jpeg

Dott. Matteo La Torre

Ambasciatore del Patto europeo per il clima in Italia

"Tra i provvedimenti opportuni per poter arginare il pericolo del crollo del prezzo dell'uva da mosto nella prossima vendemmia, - afferma il Presidente Acli Terra Agrigento e componente del Comitato nazionale Acli Terra - l'adozione urgente di misure straordinarie come la 'Vendemmia verde'" 

"Il settore vitivinicolo siciliano sta attraversando un grave momento a causa della crisi economica. La  pandemia e la guerra in Ucraina hanno causato una contrazione dei consumi di vino e molte cantine registrano una giacenza di prodotto invenduto, con serie difficoltà a pagare i produttori per mancanza di liquidità. 

Già nella campagna vitivinicola precedente si è registrato un trend negativo. Infatti, il prezzo dell'uva da mosto è sceso di circa 10-15 centesimi di euro al kg, nonostante l'aumento dei costi per il caro energia, del gasolio e dei fertilizzanti".  

Così, in una nota esprime grande preoccupazione con un allarmato appello alla Regione Siciliana, Luigi Vecchio, presidente Acli Terra provinciale di Agrigento e componente del Comitato nazionale Acli Terra.

"Come Acli Terra chiediamo al governo della Regione Siciliana l'adozione di azioni urgenti e significative, tra le quali l'adozione della misura straordinaria della 'Vendemmia verde', cioè l'eliminazione dei grappoli prima della maturazione. Ciò consentirebbe di sgravare i viticoltori dei costi di produzione per arrivare a concludere il ciclo produttivo,  assicurando un reddito certo ai produttori. Sottolineo - aggiunge Vecchio - che in molti non hanno ancora ricevuto i pagamenti dell'uva conferita. 

Questa misura regionale potrebbe riequilibrare domanda e offerta,  evitando una sovrapproduzione di uve da vino che, inevitabilmente, farebbe crollare ancor più il prezzo dell'uva con conseguenze nefaste per le aziende, per gli operatori e i loro familiari e, in generale, per tutti coloro che ne traggono reddito con il proprio lavoro", conclude il presidente Acli Terra Agrigento e componente Comitato nazionale Acli Terra, Luigi Vecchio

Sempre più spesso l’agricoltura deve fare i conti con gli effetti dell’emergenza climatica. Ondate di calore che bruciano i raccolti, grandinate che li distruggono, eventi siccitosi che riducono la disponibilità idrica, rendendo l’acqua una risorsa sempre più scarsa e contesa.

Una soluzione per affrontare le sfide del settore agroalimentare può venire dalle tecnologie digitali innovative. Il mondo agricolo guarda con interesse crescente all’innovazione applicata all’agricoltura: l’agricoltura 4.0 sta entrando in un numero sempre maggiore di aziende agricole. Il risultato è un minor consumo (e minore spreco) di risorse come acqua, concimi e diserbanti, maggiore qualità del prodotto, lavorazioni più efficienti, minor rischio di perdita del raccolto in situazioni di emergenza. Ne guadagna anche l’ambiente, grazie alla riduzione del consumo di suolo, alla minor erosione e al risparmio idrico. 

Mentre sull’agricoltura di precisione che permette di risparmiare acqua e di fare interventi mirati il consenso è ampio, l’idea di un’agricoltura che fa a meno del suolo crea una forte divisione. Per il mondo del biologico significherebbe rinunciare a uno degli obiettivi fondamentali della coltivazione della terra: difendere l’equilibrio tra suolo e aria, mantenere intatta la vitalità del terreno che è la base della biodiversità e della stabilità climatica. Se le innovazioni tecnologiche hanno un ruolo chiave, il futuro dell'agricoltura non può infatti essere risolto solo in termini di tecnologici dimenticando l’importanza della conservazione del suolo. L’agricoltura non serve solo a produrre cibo ma, se praticata secondo un approccio agroecologico, svolge molte funzioni: difende la molteplicità delle forme di vita, nutre il terreno riducendo il rischio idrogeologico, cattura il carbonio dando un contributo fondamentale alla difesa del clima.

L’agroecologia gioca un ruolo significativo anche di fronte agli eventi meteorologici estremi: i suoli gestiti con tecniche bio contengono più biomassa e hanno una maggiore stabilità e biodiversità rispetto a quelli coltivati con il convenzionale. Dunque, trattengono meglio l’acqua, rappresentando una forma di protezione in caso di siccità e inondazioni. In questo scenario l’innovazione tecnologica rappresenta un elemento complementare rispetto alla crescita del biologico, indispensabile per rispondere all'insieme delle sfide del settore. 

Dott. Matteo La Torre

Europrogettista

 

P_J08159_.JPG

Dal 1970 le Nazioni Unite il 22 aprile celebrano la "Giornata Mondiale della Terra", la data corrisponde a un mese dopo l'equinozio di primavera.
ACLI TERRA in questo periodo sta lavorando con gli agricoltori, gli allevatori e i pescatori per continuare a costruire buone pratiche e soluzioni per il bene della salvaguardia dell'ambiente. Ricordiamo ultimamente l'approfondimento di Milano sulla gestione idrica o l'incontro di Roma con il Premio Nobel per la Pace Riccardo Valentini.
In questo testo volevo, invece, celebrare la ricorrenza con tre persone esemplari che hanno onorato la nostra Terra.
Ho scelto tre nomi senza un ordine, probabilmente senza un criterio, quasi per emozione o un intuito, scopriamoli.
Non racconterò per loro nulla di biografico, sono famosi, ma giusto cercherò qualcosa che indicherà la loro funzione o significato per il benessere della Terra. Non una analisi descrittiva del loro merito, ma l'emozione o l'intuizione o, ancora, lo stupore che hanno generato.
Tutti e tre hanno avuto nell'armonia la bussola di orientamento.
Scopriamo i nostri tre protagonisti.
Per primo vi proporrei Antonio De Curtis, Totò, e scelgo lui per due aspetti che migliorerebbero la nostra Terra. Sicuramente per la straordinaria intelligenza comica che viene totalmente espressa da tutta la sua persona e dalla sua complessa personalità, ma contemporaneamente per la sua capacità di esprimere l'amore.
Le sue poesie, le canzoni, talvolta le battute raccolgono un patrimonio del sentimento più nobile abbinato al rapporto tra uomo e donna.
Leggete l' "Aquaiola", ascoltate "Malafemmina", ma andate a cercare "Llammore", "Core Analfabeta" oppure "Passione", solo per citare alcune opere.
La seconda persona che vi voglio presentare è San Tommaso Moro.
È stato un giurista, quindi uomo d'ordine delle comunità, un filosofo e un Santo, venerato da più Chiese.
Ha scritto un trattato denominato "Utopia" e già il titolo dice tanto su questa Terra, ha professato il "buon umore" consacrandolo addirittura in una preghiera.
È l'uomo che ci ha spiegato la quarta dimensione e che ha sfidato con l'ironia l'ingiustizia e la morte.
Per Giovanni Paolo II ha addirittura il difficile compito di essere protettore dei politici, per un grande Papa come Leone XIII è diventato Santo.
Tommaso Moro, però, mi richiama una frase chiave di questa Terra che, però, è di Sant'Agostino.
La cito:<<beato chi sa ridere di se stesso perché non finirà mai di divertirsi>>.
Dopo due uomini ecco a voi una donna: la Contessa Matilde di Canossa.
Ella mostrò una innata attitudine al comando dimostrando una forza straordinaria, sopportando anche grandi dolori e umiliazioni.
È la "Bonissima" per i modenesi, la donna con il melograno, simbolo di fortuna, fecondità e della Chiesa e dei Cristiani.
Ha subito umilmente umiliazioni per poi riemergere sempre più forte.
Scelgo tre persone per celebrare la Terra perché Essa senza di noi non avrebbe neanche questa giornata dedicata. Ha calore la nostra Terra e non mi riferisco al cambiamento climatico, ma all'Umanità.

WhatsApp_Image_2023-04-22_at_02.48.54.jpeg

Nicola Tavoletta

Presidente nazionale ACLI Terra

Roma, 03 feb - (Nova) - La giunta capitolina ha approvato la delibera presentata dall'assessora capitolina all'Ambiente, Sabrina Alfonsi con cui si presenta lo studio di fattibilitá elaborato dal dipartimento Tutela ambientale per la posa di una barriera anti cinghiali lungo via Cristoforo Colombo nel tratto di complanare adiacente alla Riserva naturale statale del litorale romano, dal centro Acea a via del Martin Pescatore a Roma. Lo riferisce il Campidoglio in una nota. L'intervento, finanziato con circa 150 mila euro, prevede la completa rimozione delle attuali recinzioni ammalorate che saranno sostituite con una barriera in rete metallica anti cinghiale di 2,5 chilometri lineari. I lavori includono anche la potatura degli arbusti invasivi. L'avvio dei lavori, dopo l'approvazione della progettazione esecutiva e l'espletamento delle procedure di gara d'appalto, è previsto entro l'estate per concludersi in circa due mesi. "Con l'approvazione di questo studio di fattibilitá si avvia l'iter per la realizzazione di un intervento necessario a garantire la sicurezza dei fruitori della Pineta di Castelfusano e della viabilitá lungo la Via Cristoforo Colombo, per impedire pericolosi attraversamenti dei cinghiali presenti nell'area", spiega Alfonsi. "Si tratta di un intervento di contenimento degli ungulati analogo a quelli realizzati, ad esempio, in largo Rosa Gattorno, in via Giuseppe Taverna e in via Giorgio Pasquali confinanti con il Parco dell'Insugherata dove sono state posate speciali reti keller in corrispondenza di varchi di passaggio dei cinghiali individuati da una mappatura effettuata dal Municipio Roma XIV - aggiunge -. Come amministrazione siamo impegnati nelle azioni di monitoraggio e contrasto della presenza degli ungulati nelle aree urbane in collaborazione con la Polizia Locale di Roma Capitale, la Cittá Metropolitana e la Regione Lazio. Siamo, peraltro, coinvolti nell'attivitá del tavolo coordinato dal prefetto di Roma sull'applicazione del piano di contenimento della peste suina". (Com)

Pagina 1 di 8