ACLI Terra accoglie con grande soddisfazione il via libera della Commissione Europea alla revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) presentato dall'Italia. In particolare, l'organizzazione si compiace del significativo aumento dei fondi destinati all'agricoltura, passati da 3,68 a 6,53 miliardi di euro.
L'attenzione posta sull'agricoltura attraverso questo rafforzamento finanziario rappresenta un importante riconoscimento del ruolo cruciale che il settore agroalimentare gioca nella crescita sostenibile dell'Italia. Questo investimento sostanziale conferma l'importanza strategica di promuovere e sostenere il comparto agricolo, fondamentale non solo per la sicurezza alimentare del paese, ma anche per il benessere economico delle comunità rurali e per la salvaguardia dell'ambiente.
Il Presidente nazionale di ACLI Terra, Nicola Tavoletta, ha dichiarato: "Accogliamo con entusiasmo l'approvazione della Commissione Ue alla revisione del PNRR, in particolare per il raddoppio dei fondi a sostegno dell'agricoltura italiana. Questo rappresenta un passo significativo verso una maggiore resilienza del nostro settore agroalimentare, che svolge un ruolo chiave nella promozione dell'autosufficienza alimentare e nella creazione di opportunità occupazionali nelle zone rurali."
L'incremento dei finanziamenti all'agricoltura contribuirà in modo significativo alla modernizzazione delle filiere produttive, alla digitalizzazione dei processi agricoli e all'implementazione di pratiche sostenibili. ACLI Terra si impegna a collaborare attivamente con tutte le parti coinvolte per garantire che questi fondi siano utilizzati in modo efficace per promuovere una crescita equa e sostenibile del settore agricolo italiano.
"È stato approvato il bando pubblico relativo all’anno apistico 2023/2024, un provvedimento importante a sostegno di un settore in continua evoluzione nella nostra regione e che fa registrare una costante crescita del numero di alveari. Dati incoraggianti che è nostra intenzione sostenere anche con questo avviso pubblico che mette a disposizione delle imprese risorse finalizzate sia a una promozione e a uno sviluppo tecnologico del comparto, sia a contrastare eventuali criticità dovute a fattori ambientali o climatici. Ringrazio la direzione Agricoltura per il prezioso lavoro svolto". Cosi l'assessore all'Agricoltura della Regione Lazio, Giancarlo Righini.
Con il bando sono a disposizione del settore apicoltura oltre 500 mila euro con l’obiettivo di migliorare l’orientamento al mercato e aumentare la competitività delle aziende apistiche, contribuire ad invertire il processo di perdita della biodiversità e migliorare la risposta dell’apicoltura regionale alle esigenze della società in campo alimentare e della salute.
Le azioni che verranno finanziate hanno, tra l’altro, le seguenti finalità: incrementare il grado di resilienza e professionalità del settore apistico, favorendo la diffusione di conoscenze tecniche per combattere in modo efficace le patologie e gli aggressori dell’alveare; contrastare le cause dei cali della produttività e la mortalità delle api, attraverso l’introduzione di innovazioni tecnologiche in azienda, per migliorare la capacità di adattamento degli alveari ai cambiamenti climatici, favorendo la pratica del nomadismo per incrementare e valorizzare l’utilizzo delle risorse nettarifere anche nelle aree marginali;
favorire l’aggregazione tra gli operatori per migliorare la competitività e l'orientamento al mercato; promuovere la conoscenza del settore, della filiera e dei prodotti e valorizzare il miele di qualità per diffonderne la conoscenza presso il mercato e il consumatore, anche attraverso azioni di informazione e promozione.
Coloro che intendono partecipare al bando dovranno presentare apposita domanda entro l’8 gennaio 2024.
Acli Terra accoglie con grande soddisfazione il varo del Piano nazionale delle sementi biologiche. E' un'importante pietra miliare per promuovere l'agricoltura sostenibile e la transizione verso pratiche agricole più rispettose dell'ambiente e della salute umana". Così il PRESIDENTE NAZIONALE DI ACLI TERRA, NICOLA TAVOLETTA, intervenendo a un dibattito nella Capitale, commenta l'adozione del Piano, dopo il passaggio del decreto del Masaf in Conferenza Stato-Regioni, aggiungendo che "Acli Terra sostiene pienamente il provvedimento varato dal ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e l'impegno del Sottosegretario Luigi D'Eramo in direzione di un futuro sempre più sostenibile per il settore agricolo italiano". TAVOLETTA ha poi sottolineato come "L'adozione del Piano nazionale delle sementi biologiche garantirà una serie di VANTAGGI SIGNIFICATIVI per l'agricoltura italiana e l'intera comunità, tra i quali: la PROTEZIONE
DELL'AMBIENTE, perché le sementi biologiche promuovono pratiche agricole rispettose dell'ecosistema, riducendo l'utilizzo di pesticidi e fertilizzanti chimici nocivi. E ciò contribuirà a preservare la biodiversità e la salute degli ecosistemi agricoli. In secondo luogo, – AGGIUNGE TAVOLETTA – PRESERVA LA SALUTE PUBBLICA, poiché le sementi biologiche sono coltivate senza l'uso di sostanze chimiche sintetiche, garantendo la produzione di alimenti più salutari e privi di residui di pesticidi. Questo favorisce un miglioramento generale del benessere della popolazione". Inoltre, il presidente Acli Terra ha evidenziato la significativa SOSTENIBILITÀ ECONOMICA del Piano: "La promozione delle sementi biologiche crea nuove opportunità per gli agricoltori italiani, incoraggiando la diversificazione delle colture e la valorizzazione dei prodotti locali. Questo potrebbe contribuire a ridurre la dipendenza dalle importazioni e a sostenere l'economia rurale. E' anche importante l'ETICHETTATURA TRASPARENTE: il Piano prevede anche la tracciabilità delle sementi biologiche, garantendo una maggiore
trasparenza per i consumatori e facilitando scelte consapevoli". "ACLI Terra – HA QUINDI CONCLUSO TAVOLETTA – sostiene convintamente il Piano nazionale delle sementi biologiche e intende contribuire alla sua implementazione efficace. È necessario collaborare e vigilare per una transizione armoniosa verso un modello di agricoltura sostenibile, ponendo al centro la tutela dell'ambiente, della salute umana e la massima sicurezza alimentare".
E’ stato pubblicato nelle scorse ore un nuovo bando, nell’ambito dei Programma di Sviluppo Rurale (PSR) del Lazio, che prevede un importante investimento indirizzato alle aziende agricole. 12 milioni di euro nell’ambito della sottomisura “Sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra-agricole”, legata alla diversificazione delle attività agricole.
“Un tema, questo, che sarà sempre più centrale nel concetto, più ampio e moderno, di agricoltura che guarda al futuro – afferma il consigliere regionale e vice presidente della Commissione agricoltura, Vittorio Sambucci - Agricoltura oggi significa diversificare le attività aumentando i servizi, al fine di dare un’esperienza unica e completa ad un pubblico che non è più solo consumatore ma anche esploratore. Tutto ciò dà alle aziende la possibilità di migliorare il proprio posizionamento nella filiera agroalimentare, di integrarsi con il contesto territoriale in cui si trovano ad operare, rispondendo così alle nuove istanze collettive nei confronti dell’agricoltura. Un’opportunità fondamentale – prosegue Sambucci - che segna un ulteriore passo nel solco del buon lavoro e dell’attenzione verso il mondo dell’agricoltura dell’amministrazione regionale, ed in particolare dell’assessore al ramo Giancarlo Righini. Un lavoro puntuale per creare economia e dare impulso alla diversificazione delle attività agricole che, da vice presidente della Commissione Agricoltura della Regione Lazio, non posso che evidenziare”.
Possono partecipare a questo bando anche coloro che non sono ancora iscritti all’Elenco Regionale delle Aziende Agrituristiche ma che si impegnano obbligatoriamente a farlo successivamente. Rimane aperta la fruibilità di quest’ultimo alle aziende che sono invece intenzionate a perseguire l’obiettivo della “Trasformazione e Vendita diretta dei prodotti tipici”. C’è tempo per partecipare fino all’11 settembre 2023.