03 Mag 2024

A.N.A.P.I. PESCA UN TOUR MASTERCLASS NELLE REGIONI DEL SUD PER SOSTENERE E RIVITALIZZARE IL COMPARTO. ACLI TERRA CALABRIA PRESENTE ALL’INCONTRO

Si è partiti dalla Calabria per poi , nei prossimi mesi, raggiungere le altre regioni del Sud. Nella sala consiliare del Comune di San Lucido, splendida cittadina di mare, l’A.N.A.P.I. Pesca  ( Associazione Nazionale Autonoma Piccoli Imprenditori della Pesca ) ha organizzato il primo interessantissimo Masterclass pubblico-privato, nell’ambito del PNT 2022-2024.  Le due giornate sono state centrate su due confronti, rispettivamente il masterclass  per gli addetti ai lavori “ Formazione ed informazione della filiera in materia di adempimenti amministrativi a carico degli operatori del settore ittico” e il masterclass per amministratori locali “ Strategie per lo sviluppo locale e la programmazione europea”. Durante la prima giornata vi è stato uno specifico approfondimento attraverso gli interventi di Annamaria Mele Direttore Generale ANAPI Pesca, la quale entrando subito nel merito della materia ha voluto sottolineare  che << il tema è particolarmente rilevante pensando, soprattutto, alle opportunità del nuovo P.O. FEAMPA e alla necessità, determinata dalla piccola dimensione di molte realtà comunali, di elaborare strategie e di progettare lo sviluppo territoriale in termini di area vasta, attraverso modalità associative e collaborative intercomunali ed interregionali. Le attività sono finalizzate, ha proseguito, alla costituzione di una Smart Community in ambito di sostenibilità delle imprese di pesca, sviluppo locale e tutela della biodiversità marina >>. E ancora << abbiamo invitato gli amministratori pubblici della Calabria, Puglia, Sicilia, Basilicata e Campania e i rispettivi FLAG/GAL della Pesca di riferimento, al fine di creare una rete per attività progettuali legate a finanziamenti europei diretti, ma soprattutto al fine di creare maggiore consapevolezza e sensibilità verso lo sviluppo locale condiviso e su ampia scala >>. 

A sostegno di una realtà così vasta e complessa l’intervento degli esperti di  Ernst & Young SPA, Claudia Bastianeli e Sara De Girolamo. La seconda giornata con tematica “ Biologia ed ecologia delle principali risorse di interesse  commerciale” . Di notevole spessore è stata la relazione del prof. Emilio Sperone,docente di Zoologia marina dell’Università della Calabria, una relazione ricca di richiami e riferimenti scientifici e della ricerca, al pericolo crescente rispetto alla tutela di alcune specie marine e più in generale alla tutela del bene pubblico mare.  Mirato e allarmante il ragionamento della relazione del prof. Alberto Filici, Direttore del Master in Management Aree e Risorse Acquatiche costiere – Università di Camerino:<< La gestione delle aree costiere è un interesse strategico per il nostro paese, non solo per l’estensione della nostra linea di costa, pari a circa 8000 Km , ma anche per la varietà degli ambienti marini e per l’impatto che ha sulle comunità costiere, soprattutto su quelle di piccole e medie dimensioni dove l’attività legata alla gestione delle risorse ittiche  è ancora più prevalente ed a volte quasi l’unica ad essere presente. Le marinerie hanno in queste comunità un ruolo che va ben oltre quello di semplici imprenditori per tutti i risvolti in ambito sociale, culturale e turistico. Riconoscere questi ruoli e coniugarli alla tutela sostenibile di quelle risorse che loro praticano da sempre essendo la loro fonte di reddito fa comprendere come qualunque programmazione legata allo sviluppo del mare non possa che avere i nostri marinai e le loro competenze come indiscutibile punto di partenza. La oggettiva considerazione sulle criticità relative agli stock ittici e le enormi possibilità di sviluppo che offre l’acquacoltura come mezzo più idoneo per soddisfare la crescente richiesta di prodotti ittico da parte del consumatore devono portare ad una riflessione sul ruolo che queste persone possono avere in questo nuovo scenario; il ruolo che può essere ancora più centrale e determinante poiché le loro conoscenze sono indispensabili non solo per garantire la ripresa delle  popolazioni  marine ma anche per contribuire, attraverso un loro coinvolgimento, ad una allocazione, gestione ed integrazione territoriale delle attività di acquacoltura che si andranno a sviluppare nei nostri territori>>. 

Pino Campisi, Presidente Regionale di Acli Terra, intervenuto su delega del Presidente Nazionale Nicola Tavoletta, ha posto l’accento sul valore dei piccoli imprenditori del settore pesca, della loro funzione sociale ed economica, da intrecciare con quanto si sta muovendo vero l’economia sostenibile. Il primo sostegno con i Fondi Europei FEAMPA dedicati al comparto va indirizzato all’imprenditore, ai pescatori non solo perché mantengono ancora in vita un ambito strategico per l’economia nazionale, soprattutto perché sono le vere sentinelle della biodiversità, sostenibilità ecologica, della tutela dei territori marini e del mare nella sua complessità. Secondo Campisi, vi è la necessità di pianificare la formazione degli operatori del mare e delle marinerie, attraverso nuove competenze e progetti innovativi che abbiano coerenza e respiro europeo. La tutela degli ecosistemi marini va sostenuta attraverso una rete sinergica tra Associazioni della Pesca, Associazioni Professionali agricole e delle marinerie  , le Università,  gli Enti locali, i pescatori e quanti ai vari livelli istituzionali vedono in questo settore nuove opportunità economiche e occupazionali assieme alla qualità del cibo. Nel concludere i lavori, vi è stato un ulteriore messaggio da parte del Direttore Generale ANAPI Pesca d.ssa Mele ,la quale  in particolare ha sostenuto che << La coesione tra associazioni con la similare vocazione e le potenzialità aggregative come le nostre, sono fondamentali per la concretizzazione di progetti>>.