Roma, 12 ago. - "Se la riforma" in senso presidenziale dello Stato "entrasse in vigore sarebbero necessarie le dimissioni" di MATTARELLA "per andare all'elezione diretta di un capo dello Stato che, guarda caso, potrebbe essere anche lui". Lo ha detto Silvio Berlusconi in un'intervista a Radio Capital. A proposito di una sua candidatura, Berlusconi non l'ha esclusa: "Mah, restiamo alle cose attuali", ha detto definendo il presidenzialismo "un sistema perfettamente democratico".
ROMA (ITALPRESS) - "Nelle molte iniziative organizzate sui territori del Lazio avverto grande serietà e grande entusiasmo.
Sono certo che qui nel Lazio, dopo i successi alle amministrative di Frosinone e Rieti e dopo la vittoria di una civica di centrodestra a Viterbo e la bocciatura del Tar del sindaco Coletta a Latina, il centrodestra potrà fare un risultato straordinario.
Il 25 settembre il voto di ogni elettore del Lazio avrà un significato doppio: dare all'Italia, dopo 11 anni, un governo legittimo di centrodestra all'Italia e dare l'avviso di sfratto alla giunta giallorossa di Zingaretti". Lo dichiara il senatore Francesco Giro con doppia tessera FI-Lega.
In una campagna elettorale anticipata, veloce come un colpo di fucile, vi è il tempo del ragionamento oppure solo quello del messaggio mediatico e della reazione emotiva?
A tale interrogativo, anche mortificante, perché la democrazia dovrebbe essere basata sulle condivisioni e sulle contrapposizioni dei ragionamenti, noi dirigenti sindacali dovremmo rispondere esercitando con forza ed efficacia proprio la funzione tipica degli agenti democratici, cioè ripristinando quel confronto ideale e progettuale che favorisca la lucidità elettorale.
Abbiamo un mandato costituzionale che rappresenta una delle essenze del nostro stesso essere.
Sono dirigente di un corpo intermedio, quindi rappresento un pensiero, un ragionamento vivo: “ cogito ergo sum”.
Affermo ciò per puntualizzare la nostra funzione all’interno di una campagna elettorale e quindi in un confronto democratico.
Avremmo anche la sfida di qualificare quel dibattito, magari elevandolo, se avessimo competenza e strumenti, ma queste caratteristiche ce le dobbiamo far riconoscere sul campo ancora una volta.
Allora cosa posso proporre alla classe dirigente di ACLI TERRA per contribuire a costruire un dibattito interno che abbia efficacia esterna nella nostra funzione rappresentativa delle donne e degli uomini impegnati nel mondo rurale e nelle marinerie?
Una prima suggestione è sicuramente l’attenzione al biologico, perchè sono dati recenti quelli che affermano che in Italia abbiamo superato i 2,1 milioni di ettari coltivati con questa pratica, divenendo i quarti in Europa e coprendo così un sesto delle superficie coltivabili.
Bene ha fatto questo Parlamento ad approvare la Legge Gadda in merito, ma tantissimo dobbiamo fare per favorirne i valori economici stringendo la filiera a vantaggio dei produttori e dei consumatori.
Un’altra questione riguarda i due milioni di italiani che vivono le aree interne e che non cercano, probabilmente, un incremento residenziale, ma politiche per migliorare il proprio stato sociale ed economico in quei luoghi con un turismo assistito da servizi nuovi. Una vita più dignitosa e agibile per chi rimane, grazie ad una attrattività veramente ordinata e redditizia.
Ancora un tema è il welfare per agricoltori, allevatori e pescatori, che va ridisegnato in quanto mestieri a rischio, essendo attivi anche in momenti drammatici e di generale fermo come le pandemie. In particolare riconoscere la qualifica di usurante al mestiere dei pescatori.
Un diritto di gratuità alla formazione professionale a questi operatori e una attenzione scolastica ai loro figli perché in famiglie con una profonda difficoltà nella conciliazione tra genitorialità e professionalità, visti gli orari. Un pescatore, ad esempio, non ha turni diversificati e gli orari gli impediscono di seguire il figlio nel percorso educativo, va aiutato assolutamente, così come una famiglia impegnata nella ristorazione.
Abbiamo poi da introdurre una educazione nazionale alla sostenibilità e alla sicurezza alimentare, dando un ordine di sviluppo a pratiche assolutamente e storicamente necessarie come l’acquacoltura.
Vi è un punto all’ordine del giorno che è probabilmente il primo nella nostra lista: una grande opera di manutenzione degli invasi piccoli e grandi per la sicurezza dell’approvvigionamento idrico, magari provando a modificare il pnrr, portando dal 4% al 6% la spesa per le infrastrutture idriche.
Una diversificazione energetica rientra nelle strategie politiche non solo nei nostri “campi”, ma proprio nei nostri “campi” può trovare sviluppo: penso all’agri voltaico oppure ai parchi eolici marini.
Poi evidenzierei la necessità di un grande piano di sviluppo dell’e-commerce finanziato, ambito nel quale sono già sono impegnate molte regioni.
Infine il tema di una conciliazione fiscale che ridia serenità alle imprese e ai lavoratori che spesso non hanno potuto pagare e che sono stati in prima linea in questi anni difficili nei quali lavoravano sempre e comunque, anche per assecondare gli obblighi della natura, ma avevano contemporaneamente la chiusura di un terminale commerciale fondamentale come la ristorazione.
Consideriamo poi che gli agricoltori e i pescatori sono veri custodi dell’ambiente, quindi hanno una ulteriore funzione sociale per la comunità.
In poche righe ho offerto ai miei colleghi dirigenti di ACLI TERRA alcune proposte, ma sarà un compito collegiale quello di farne un programma tematico da rendere alle nostre ACLI e per rappresentare i nostri iscritti e il nostro ambito culturale, sociale ed economico ai candidati e ai partiti.
Possiamo essere istruttori di un programma di governo in uno scenario elettorale che non ha ancora riferimenti ideali ed orientamenti ideologici diversificati.
Questo scenario non è un bene, per lo meno nella mia visione, ma è una potenzialità che ci chiama ad una sfida di maturità sindacale e politica per colmare un vuoto.
Tale impegno, ovviamente, è stimolante per noi di ACLI TERRA, ma lo è ancora di più nella appartenenza alla grande famiglia della rappresentatività della cultura della dottrina sociale cristiana nel mondo rurale e delle marinerie.
Buon lavoro,
Nicola Tavoletta
Presidente Nazionale ACLI TERRA
LPN-Elezioni: Calenda, rompere? Se ci sono condizioni costruisco
Roma, 2 ago. (LaPresse) - "Agli amici del 'dovevamo rompere', credetemi, mi viene piuttosto naturale. Ma se ci sono le condizioni per costruire, si costruisce". Lo scrive su Twitter il leader di Azione Carlo Calenda.
*--ELEZIONI. RENZI: NON SIAMO SOLI, SIAMO CORAGGIOSI* DIR1241 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR
(ANSA) - ROMA, 28 LUG - Latina tornerà al voto. Il Consiglio di Stato ha infatti "respinto il ricorso dell'ex sindaco di Latina Damiano Coletta in merito all'annullamento del voto del 3 e 4 ottobre 2021 in 22 sezioni elettorali" deciso dal Tar. Lo Conferma all'ANSA l'avvocato dei ricorrenti Toni De Simone. Si dovrebbe quindi votare per rinnovare le 22 sezioni il prossimo 4 settembre e fino a quella data rimarrà in carica il commissario prefettizio.
ACLI TERRA ha appreso la proposta dei Sottosegretari Federico Freni e Gian Marco Centinaio di azzerare l'Iva sui generi alimentari di prima necessità e di scendere dal 10% al 5% per gli altri, come carne e pesce, e la sostiene.
<<Bene, è un impegno sicuramente utile per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie - afferma il Presidente Nazionale Nicola Tavoletta - ma chiediamo che sia assolutamente monitorato l'effettivo calo dei prezzi in maniera capillare e che non vengano danneggiati i produttori in regime speciale forfettario>>.
"Azzerare l'Iva sui generi alimentari di prima necessità come pane, pasta, latte, frutta e verdura e far scendere dal 10 al 5 per cento quella su prodotti come carne e pesce significa salvaguardare il potere di acquisto soprattutto di chi ha redditi più bassi e dunque risente in modo più evidente dei rincari del carrello della spesa.
Si tratta di una misura che aiuta in modo concreto le famiglie, soprattutto quelle meno abbienti che sono più penalizzate dagli effetti dell'inflazione. È una risposta immediata a tanti italiani in difficoltà, che riteniamo più efficace della riconferma del bonus di 200 euro. Siamo convinti che sia un provvedimento necessario, non solo per i consumatori ma anche per le imprese, e che con un consenso trasversale delle forze politiche possa essere inserito nel nuovo decreto aiuti.
La lotta alle disuguaglianze e il supporto agli ultimi vanno affrontate, ora più che mai, con concretezza e velocità affinché nessuno venga lasciato indietro".
Così in una nota congiunta il sottosegretario all'Economia, Federico Freni, e il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, Gian Marco Centinaio.
(RoPag)
Roma, 25 lug - (Nova) - Sulle mie eventuali dimissioni da governatore della Regione Lazio, "io credo che anche per il rispetto della legge questo problema ce lo porremo dopo le eventuali elezione al Parlamento se saro candidato: sia perche lo prevede la legge in caso di incompatibilita, sia per non scaricare sul governo regionale e sui cittadini del Lazio fibrillazioni e crisi che non dipendono da noi, ma dal quadro politico nazionale". Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, interpellato a margine di un evento in Campidoglio.
(ITALPRESS) - "Nel Lazio c'è un'alleanza larga che prevede la presenza dei Cinquestelle, sostenuta in maggioranza anche da altre forze politiche, che si basa su un programma che stiamo attuando di forte solidarietà. Tutte le forze politiche hanno confermato di rispettare i patti della realizzione del programma. Quindi andremo avanti fino al termine di questa fase". Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, oggi in Campidoglio per la firma del protocollo di intesa tra Regione Lazio e Roma Capitale su "La Promozione e Attuazione degli Accordi di Insediamento e Sviluppo delle Imprese nel Territorio di Roma Capitale". "Se sarò candidato, credo che dopo le elezioni affronteremo il tema di portare la Regione al voto, chiudendo al meglio, per i cittadini, la consiliatura. Poi si aprirà un'altra fase, dove le forze politiche sono convinto troveranno il modo, le forme, i contenuti, la piattaforma per rilanciare questo progetto unitario, ma questo, com'è ovvio, non dipenderà da me, ma dalle scelte che si faranno. Per ora, una cosa è certa: la Regione Lazio continua ad essere governata da una maggioranza che vuole continuare a rispettare gli accordi con i cittadini. Quindi nessun trauma, nessuna scossa e anzi ringrazio tutti i consiglieri di maggioranza perché, anche in un momento complicato come questo, hanno detto 'prima di tutto i contenuti e il programma che abbiamo sottoscritto'. Siamo in buone mani e si va avanti rispettando i patti".
La Vice Presidente di ACLI TERRA Arianna Zizzo durante l'incontro sulla PAC organizzato dal Ministero delle politiche agricole ha dichiarato : <<ci uniamo ai ringraziamenti per l'operato del Ministro Patuanelli e del Direttore Blasi. Auspichiamo in un proficuo proseguio del confronto e del dibattito a sostegno del settore e dell'intero comparto. Vorremmo una maggiore attenzione al mondo rurale femminile e sociale, il mondo rurale sociale è un intervento che recupera la funzione sociale che l'agricoltura aveva nella società rurale – solidarietà, integrazione, valorizzazione della dimensione relazionale – e la mette a disposizione dei servizi alla persona. Inoltre si chiede un potenziamento dei servizi AGEA, l'inserimento di domande o risoluzione di problemi crea molti ostacoli alla presentazione di DPU. lo sviluppo rurale è una strategia fondamentale in agricoltura, che può dare in termini di servizi per migliorare la nostra agricoltura che ha un ruolo fondamentale sui territori>>.
(AGI) - Roma, 21 lug. - "Le prossime elezioni saranno principalmente una competizione tra il Partito Democratico guidato da Enrico Letta e il partito di Giorgia Meloni. Ovvero tra il partito che piu' ha sostenuto il governo di Mario Draghi e quello che piu' gli si e' opposto". Lo ha detto Claudio Mancini, deputato del Partito Democratico, intervenendo nel corso della festa Left Wing a Roma. "Le forze politiche che hanno portato alla caduta del governo saranno ulteriormente penalizzate dal voto e peseranno poco nel prossimo Parlamento. Il rosatellum - ha aggiunto Mancini - e' gia' una legge prevalentemente proporzionale e quindi adesso la nostra priorita' e' il profilo ideale e programmatico del Pd. Non sono solo le alleanze che definiscono l'identita' del partito e quello che interessa ai cittadini e' comprendere comeì il loro voto potra' incidere sul governo dei prossimi anni" ha concluso. (AGI)Com/Sim
(AGI) - Roma, 21 lug. - "Per questioni di stile non esprimo giudizi su come Forza Italia ha gestito questa crisi, assumendo una decisione che non ho condiviso, che sono convinta vada contro l'interesse del Paese e di cui non ho mai avuto l'opportunita' di discutere in una sede di partito. Sono grata al presidente Berlusconi per le opportunita' che mi ha offerto e la fiducia che mi ha testimoniato in questi anni, ma quanto accaduto ieri rappresenta una frattura con il mondo di valori nei quali ho sempre creduto che mi impone di prendere le distanze e di avviare una seria riflessione politica". Lo afferma Mara Carfagna, ministro per il Sud e la Coesione territoriale. (AGI)
Roma, 21 lug - (Nova) - Le dimissioni del premier Mario Draghi e le possibili elezioni politiche anticipate in autunno potrebbero avere delle ricadute anche sul futuro della consiliatura regionale del Lazio. Le indiscrezioni circolate in questi mesi che vedono Nicola Zingaretti interessato ad una candidatura in Parlamento, con la crisi di governo, sono diventate ancora piu insistenti. A placare il clima di incertezza sono fonti interne alla Regione Lazio che escludono un possibile election day con le politiche.
Nel Lazio, dunque, l'esperienza del campo largo targato Pd e che tiene dentro M5s e Azione sembra destinato a resistere e ad andare avanti, con una forbice di possibile voto ricadente tra ottobre e gennaio. Intanto, la palla ora è passata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha sciolto le camere e ora dovrà indire nuove elezioni: la data piu probabile, secondo le ultime indiscrezioni, è il 25 settembre. In ogni caso "in Regione Lazio - assicurano le fonti - la maggioranza c'è e andrà avanti, non c'è una crisi politica". Inoltre viene escluso un possibile election day con le politiche perchè "una eventuale e possibile candidatura di Nicola Zingaretti in Parlamento non è incompatibile con la sua permanenza. Quindi, la legge gli consente comunque di ricoprire la carica di governatore". Infatti, secondo quanto previsto dalla legge, dalle eventuali dimissioni di Zingaretti devono trascorrere 90 giorni prima delle elezioni regionali. Gli scenari nel Lazio potrebbero quindi vedere le dimissioni di Zingaretti una volta ufficializzata la candidatura in Parlamento - ipotesi meno probabile - con un ritorno alle urne nel Lazio verso ottobre o inizio novembre. Oppure l'attuale governatore potrebbe dimettersi subito dopo le elezioni politiche (fine settembre o inizio ottobre) qualora fosse eletto, con elezioni regionali dopo 3 mesi, verso gennaio. Un lasso di tempo che rende impossibile la concomitanza con il voto alle politiche. Si preannuncia pero una campagna elettorale frenetica e infuocata con Zingaretti che dovrebbe ricoprire contemporaneamente il ruolo di governatore e di candidato al Parlamento. Il Partito democratico proporrà alle forze del centrosinistra di saltare il passaggio delle primarie per la scelta del candidato alla presidenza della Regione Lazio, in vista del voto. Ci sarà da vedere quali valutazioni faranno gli alleati chiamati in queste settimane, e fino a settembre, a trovare una sintesi sul programma con cui la coalizione si presentera alle elezioni. I tavoli si stanno riunendo regolarmente ogni giovedi e vedono riunite al momento undici forze politiche. Le principali sono: Partito democratico, Movimento 5 stelle, Pop, Sinistra civica ecologista, Articolo 1, Sinistra italiana, Demos, Europa verde. La proposta, avanzata dal segretario Pd Enrico Letta, di superare la fase delle urne interne per trovare una candidatura unitaria, ha trovato d'accordo anche il governatore Nicola Zingaretti: "Troviamo una candidatura e facciamo uno sforzo anche perchè qui pesa un dibattito nazionale. Bisogna definire il perimetro", ha sottolineato Zingaretti. L'ipotesi potrebbe tenere nel centrosinistra anche Azione di Carlo Calenda, il quale per ora ha dato l'appoggio all'assessore alla Sanita, Alessio D'Amato, in campo per le eventuali primarie contro il candidato del Pd, Daniele Leodori. Tra i possibili concorrenti ai gazebo del centrosinistra, con riserva non sciolta, ci sono Enrico Gasbarra, gia deputato, europarlamentare, vicesindaco di Roma e presidente della Provincia, la consigliera regionale della lista civica Zingaretti, Marta Bonafoni di Pop. Il M5s, invece, ha già fatto sapere che non avanzera nomi in caso di chiamata alle urne interne di coalizione. Altre forze - tra cui Sinistra italiana, Europa verde, Leu - chiamate a raccolta da Sinistra civica ecologista, per ora hanno dato vita a un progetto politico, Alternativa comune, attorno a istanze condivise sulla transizione ecologica e lotta alle disuguaglianze, senza avanzare candidature. Nel percorso di Alternativa comune sono stati coinvolti, al primo incontro, anche il M5s e Roma futura, gruppo politico nato per le elezioni amministrative della capitale e che ha portato un'assessora e due consiglieri in Campidoglio oltre che diversi altri consiglieri nei municipi romani. Verosimilmente, ipotizzando eventuali primarie tra ottobre e novembre, il quadro definitivo del centrosinistra in corsa per Lazio 2023 dovrebbe andarsi a comporre per la fine di settembre. Il nuovo scenario, lanciato dal Partito democratico e ora al vaglio degli alleati, riporta alla ribalta l'ipotesi di un nuovo nome per la candidatura, differente da quelli finora vagliati, che possa mettere tutti d'accordo. Il centrodestra è ancora in alto mare con i nomi. Il leader della Lega Matteo Salvini giorni fa si è fatto sentire, aprendo pubblicamente il capitolo candidature per il Lazio: "Il centrodestra scelga presto il candidato per lasciarsi alle spalle l'era Zingaretti. Ricominceremo dalla Regione Lazio, dove si può e si deve vincere".
ROMA (ITALPRESS) - "Dopo lo strappo dei contiani, che ha messo in crisi il governo e il Paese, le parole di Enrico Letta mi sembrano chiare: 'Ognuno per se, ha fatto capire oggi. Ebbene, chiedo al segretario Letta e ai vertici laziali del Pd: come la mettiamo con i contiani e con l'assessore Lombardi in Regione? Ricordo che sono le stesse persone che non vogliono il termovalorizzatore a Roma per intenderci. Il Pd batta un colpo, non va bene nascondersi dietro il silenzio. La nostra politica anche sul territorio sarà sempre contro i populisti e le destre, e da oggi anche contro chi ha voluto mandare a casa Draghi, la persona più autorevole per il rilancio del nostro Paese". Lo dice Stefano Pedica, segretario del Lazio di Più Europa.
(DIRE) 21 lug. - Le elezioni politiche si terranno il 25 settembre. È quanto si apprende da fonti qualificate. La data, dopo lo scioglimento odierno delle Camere, sarà ufficializzata dal Consiglio dei ministri convocato alle 18. (Anb/ Dire)