Roma, 03 feb - (Nova) - L'ordine dei dottori Agronomi e Forestali della provincia di Roma lancia un appello a tutti i candidati alla Regione Lazio "per evidenziare come la politica regionale debba necessariamente partire da una reale tutela e sviluppo del territorio puntando anche dell'alleggerimento della burocrazia e dell'accesso ai servizi". "Lo sviluppo rurale, quello forestale, la prioritá da assegnare agli usi civici e il verde urbano - si legge in una nota - sono i punti salienti delle richieste di Odaf ai candidati. E' un vero e proprio vademecum quello che gli agronomi di Roma propongono ai candidati alla regione. Alcuni punti salienti su cui costruire una politica regionale in tale settore attente ed efficace. Sul verde urbano è urgente un intervento risolutivo della problematica della Toumeyellaparvicornis del Pinus pinea.
Nella regione esiste una Legge che è però poco specificare lacunosa in taluni ambiti strettamente tecnici e di fondamentale importanza per la lotta, la prevenzione e salvaguardia di tale specie di elevato pregio paesistico".
"Dopo giorni di attesa sono arrivate le parole dell’onorevole Giorgia Meloni. Pensavamo che fossero le parole di un Presidente del Consiglio preoccupato di comporre l’unità e la coesione del paese in un momento di forte tensione. Abbiamo, purtroppo, letto le parole di un capo partito che difende i suoi oltre l’indifendibile e, per farlo, rilancia polemiche strumentali e livorose contro l’opposizione.
Una lettera che riattizza il fuoco invece di spegnerlo. Riteniamo davvero molto grave che la Presidente del Consiglio non consideri la diffusione di documenti dichiarati dal Dap non divulgabili come una ragione per le dimissioni del sottosegretario alla Giustizia, Delmastro. E riteniamo altrettanto grave che non senta il dovere di prendere le distanze dall’uso diffamatorio verso il Partito democratico che il coordinatore del suo partito, nonché vice presidente del Copasir, Donzelli, ha fatto di quelle notizie riservate. Le affermazioni della Presidente Meloni sulla necessità di comportamenti responsabili ci inducono a ricordarle che il Pd ha nel suo dna la tutela della libertà, della democrazia, delle istituzioni repubblicane, dello Stato di diritto ed è e sarà sempre un costruttore di unità e coesione nazionale. Su questo terreno, Presidente, Meloni ci troverà sempre tutti uniti. Non è pertanto a noi che l’appello va rivolto ma a Fdi, di cui lei è leader e presidente, che ha infranto con accuse diffamanti e calunniose questa unità politica proprio in uno dei momenti parlamentari più importanti, il voto per l’istituzione della Commissione Antimafia.
Ricordi che a parlare per noi sono la nostra storia, la linearità dei nostri comportamenti e i tanti caduti del nostro campo, vittime della nostra intransigenza nei confronti del terrorismo. La stessa fermezza che teniamo oggi verso tentativi di sovvertimento dell’ordine costituito che non ci vedono e non ci vedranno mai ambigui".
Così in una nota il segretario del Pd, Enrico Letta, e le capogruppo democratiche al Senato e alla Camera, Simona Malpezzi e Debora Serracchiani.
Roma, 06 feb - (Nova) - Nel Lazio "l'agricoltura va sostenuta e accompagnata, va eliminata la burocrazia, intervenendo anche sugli invasi perchè nella nostra Regione se ne parla poco ma c'è un problema di acqua che affligge nel quotidiano i nostri agricoltori". Lo ha detto il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Lazio, Francesco Rocca, a margine del convegno di Confagricoltura, a Roma. "Il cambiamento climatico - ha aggiunto - è una realtá che rischia di impattare su una delle risorse piú importanti della nostra Regione: una filiera straordinaria che va custodita e protetta da queste minacce".
Transizione verde, digitalizzazione, ma anche internazionalizzazione, mobilità e inclusione sociale. Sono questi alcuni dei temi cardine dei bandi previsti dai Programmi operativi del Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR) e del Fondo sociale europeo Plus (FSE+) della Regione Lazio, rivolti a imprese, enti di formazione, soggetti pubblici e professionisti.
I programmi della Regione Lazio a valere sulle risorse europee del Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR) e del Fondo sociale europeo Plus (FSE+) per il settennato 2021-2027 hanno una dotazione finanziaria complessiva di 3,4 miliardi di euro. Questo budget, sommato alle risorse del PNRR e del Fondo di Sviluppo e Coesione, mette a disposizione di enti e imprese nei prossimi anni circa 16 miliardi di euro a sostegno della loro crescita economica.
Il Fondo Sociale Europeo si occupa di ricostruire le condizioni di equilibrio e di equità all'interno di una comunità, cerca di andare in contro alle esigenze di carattere sociale, formativo, di istruzione, di inclusione sociale, di parità di genere che devono consentire di gareggiare tra pari. All'indomani dell'emergenza Covid-19 e degli effetti che la pandemia ha avuto su più fronti, adesso la Regione Lazio può focalizzare i propri sforzi per dare nuove energie ad un'economia e una società, che stanno uscendo dal letargo e riorganizzare le forze che in questa fase escono fuori con nuova energia.
Il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale è il primo che contiene una opzione di costi semplificati relativo alla rendicontazione dei costi di produzione cinematografica, questo perché quando l'onere amministrativo consuma giornate uomo di consulenti e funzionari, si rischia di perdere il risultato che si voleva ottenere. Da qui nasce la necessità di applicare misure di semplificazione amministrativa, di rafforzamento delle strutture regionali e delle società in-house, di ridurre gli oneri amministrativi a carico delle imprese e soprattutto di ridurre i tassi di errore. Oltre alla misura già adottata nel settore Cinema, sono queste le opzioni di costo semplificato:
La Regione Lazio è stata fra le prime regioni in Italia a ricevere l’ok della Commissione europea al programma FESR, che può contare su 1,8 miliardi di euro.
Parallelamente, nel programma FSE – con un budget di 1,6 miliardi – viene sottolineata l’importanza di temi come la valorizzazione del capitale umano, la formazione e l’inclusione sociale.
È necessario far si che l’insieme di tutti questi fondi, sia di derivazione regionali che nazionale e europea, si integrino, ci siano sinergie e complementarità per far si che ci sia un largo assorbimento efficace di risorse ma allo stesso tempo la capacità di impatto deve essere strategica ed efficace. Questo comporta la costruzione di progetti più complessi.
La differenza fondamentale tra fondi strutturali dell’attuale settennato e PNRR è che quest’ultimo è caratterizzato da due aspetti:
A proposito della gestione delle due opportunità a livello nazionale, l'Italia ha la possibilità di programmare in futuro con un Governo che ha deciso di unificare sotto unica regia del ministro Fitto il PNRR e le politiche di coesione. Questo è fatto in modo da garantire un miglior coordinamento, anche se è importante dire che sono fondi diversi che vanno gestiti in maniera diversa.
A proposito della necessità di gestire in maniera sinergica e complementare, evitando sovrapposizioni, bisogna sottolineare un vantaggio che la Regione Lazio ha sul fronte delle risorse destinate alle imprese, rappresentati dalle discipline regionali che con degli automatismi hanno portato facilità e risorse a supporto delle aziende. Il secondo punto è quello della complessità delle procedure e della conseguente dispersione delle risorse. Una criticità che andrebbe risolta con una semplificazione sui bandi.
Per la Regione Lazio è in arrivo una mole importantissima di investimenti - sia di tipo ordinario che di tipo straordinario - che possono cambiare il volto del territorio e delle aziende. Tuttavia, bisogna avere la capacità di utilizzarli al meglio e di fare operazioni non occasionali, ma strategiche. La sfida importante è rendere più semplice la comprensione e l'accesso a questi finanziamenti anche da parte delle imprese.
Dott. Matteo La Torre
Progettista ed Esperto in Fondi UE
"I dati divulgati da Assaeroporti sul trasporto aereo, afferma il Presidente Nazionale di ACLI TERRA Nicola Tavoletta - in Italia sono interessanti per la interpretazione dei flussi dei lavoratori e dei turisti e quindi per ragionare su misure di sviluppo o assistenza.
Tale tema è strategico per la filiera agroalimentare e per il Made in Italy. La questione dei trasporti aerei ha, infatti, una incidenza notevole per la movimentazione delle merci e registra un +1,7% rispetto al 2021. Dato superiore alla media degli Stati della Unione Europea.
Inoltre rileviamo che gli scali medio-piccoli del Mezzogiorno e delle Isole hanno recuperato e superato i livelli del 2019, considerando quindi necessario inserirli in contesti infrastrutturali e di servizi superiori quantitativamente e qualitativamente tramite il pnrr.
Se Malpensa e Fiumicino soffrono, invece il resto d'Italia è in crescita.
Il ragionamento sociale, oltre che economico, è quindi quello di considerare fondamentali socialmente ed economicamente le comunicazioni aereoportuali e quindi i costi dei biglietti vanno calmierati, soprattutto da e per le isole.
Tema che abbiamo già sollevato con ACLI TERRA Sicilia e Sardegna a dicembre.
Le infrastrutture aereoportuali minori, sia per il traffico merci che per quello delle persone, rappresentano una soluzione importante, migliorando, appunto, la commercializzazione dei nostri prodotti, l'agibilità di trasferimento dei lavoratori e il flusso turistico, tre elementi focali per i comparti dell'agroalimentare e della ospitalità turistica, che vanno accompagnati come detto da un ampio investimento pubblico e privato.
Non è, comunque, una questione relativa solo al Mezzogiorno, anzi vi sono scali emergenti anche nelle più piccole province del centro nord che possone essere migliorati."
Redazione
Roma, 30 gen - (Nova) - "La salute mentale non è un bonus ma un diritto" scrivono su un cartellone gli psicologi e psicoterapeuti risultati vincitori del concorso indetto dalla Asl Roma 2 che questa mattina hanno protestato davanti alla sede della Regione Lazio. Gli psicologi, che hanno sostenuto le tre prove d'esame durante la pandemia, contestano il lento procedere dello scorrimento delle graduatorie e il fatto che le Asl abbiano indetto altri concorsi senza attingere al bacino dei 750 che giá hanno superato la selezione. "Ad oggi le procedure di assunzione sono state a dir poco opache. Sì continua a procedere per manifestazioni di interesse, mentre la necessitá di servizi sul territorio regionale è disperata, come è testimoniato anche dalla lettera dei direttori dei dipartimenti di salute mentale- ha spiegato alla Dire Giuseppe Sartiano, psicologo e psicoterapeuta tra i 750 risultati idonei al concorso della Asl Roma 2- non capiamo perchè si continuano ad utilizzare queste strane modalitá di assunzione dando linfa al precariato, quando ci sarebbe bisogno di stabilitá". Il gruppo di psicologi sottolinea anche le difficoltá per aver sostenuto un esame complesso, composto da tre prove (due scritte e una orale), in piena pandemia. "Ora chiediamo di essere assunti e di riempire i servizi che sono al collasso".
I manifestanti dicono di non conoscere con precisione il numero di posti vacanti, "ma possiamo dire che sul territorio regionale esistono 250 consultori", e "piú della metá sono scatole vuote perchè non ci sono professionisti al loro interno, e il nostro concorso nasceva con un'intenzione specifica per i consultori", ha detto ancora Giuseppe Sartiano. "Gli scorrimenti molto lenti e gli avvisi di stabilizzazione non sono del tutto in regola - ha aggiunto Liliana Salvati, tra i 750 risultati idonei - Vogliamo chiedere chiarimenti alla Regione. Perchè intanto, molti servizi a Roma e nel Lazio sono sguarniti di personale". Oggi una delegazione degli psicologi è stata ricevuta dalla direzione socio-sanitaria.
Gli psicologi hanno chiesto il rispetto dei bandi pubblici e lo scorrimento delle graduatorie. Anche Eloisa Fanuli, candidata della Lega al Consiglio regionale, ha voluto manifestare la sua solidarietá e vicinanza agli psicologi e psicoterapeuti risultati idonei per il concorso indetto dalla Asl Roma 2 e ancora in attesa di assunzione. "Abbiamo sostenuto la manifestazione fin dall'inizio e mi sono interessata al tema in prima persona", ha detto Fanuli a margine del sit-in.
Roma, 25 gen. (Adnkronos) - "Grande intesa oggi all'incontro con Coldiretti Lazio. Abbiamo quattro priorità: lotta alla siccità e piano regionale della gestione delle risorse idriche; comunità energetiche agricole; introduzione dell'assessorato al made in Lazio e snellimento delle procedure; creazione del primo ospedale pubblico veterinario al servizio degli allevatori in zona Marcigliana a Roma. Il progetto che ho in mente per il Lazio di domani parte proprio da proposte concrete e investimenti per accelerare lo sviluppo e incrementare l'efficienza di quei settori locomotiva della nostra economia regionale". Così Alessio D'Amato, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio.
"Per questo - continua - nel mio programma elettorale ho inserito una serie di investimenti che mirano a rafforzare questo settore, come: 101 milioni per la qualità dei prodotti agroalimentari e il benessere degli animali, 361milioni per il sostegno alla produzione agricola sostenibile e biologica per l'ecosistema e la biodiversità, 13milioni per lo sviluppo della logistica e dei mercati agroalimentari all'ingrosso (Car e Mof), 16milioni per la pesca sostenibile e la conservazione delle risorse biologiche marine".
Roma, 25 gen. (askanews) - "Realizzeremo un ospedale veterinario al servizio anche degli agricoltori per accogliere i grandi animali da allevamento, nella zona della Marcigliana dove abbiamo una area di proprietà del servizio sanitario regionale". Ad annunciarlo Alessio D'Amato, candidato alla presidenza della regione Lazio per il centrosinistra, rivolgendosi alla platea di Coldiretti Lazio all'oasi Kadir Società Agricola Belladonna alla Marcigliana.
In questi anni la Regione Lazio, ha spiegato poi D'Amato ai giornalisti a margine dell'incontro, ha fatto "un grande lavoro per il comparto agricolo soprattutto per quanto riguarda il sostegno al biologico, ai giovani imprenditori, un grande lavoro sulle riserve idriche e l'acqua è un elemento molto importante per l'agricoltura. Dobbiamo lavorare sui mini invasi".
(ANSA) - ROMA, 23 GEN - Da domani alle 19 sulla rete ordinaria e dalle 22 sulle autostrade, i distributori di carburanti saranno chiusi per sciopero. Lo ricordano le organizzazioni Faib, Fegica e Figisc-Anisa in una nota rilevando che "il Governo, invece di aprire al confronto sui veri problemi del settore, continua a parlare di 'trasparenza' e 'zone d'ombrá solo per nascondere le proprie responsabilità e inquinare il dibattito, lasciando intendere colpe di speculazioni dei benzinai che semplicemente non esistono".
"Ristabilire la verità dei fatti - proseguono - diviene quindi prioritario, per aprire finalmente il confronto di merito". (ANSA)
ACLI TERRA inizia il 2023 dichiarando il proprio sostegno alla intesa annunciata dalle regioni Marche, Umbria e Toscana per la realizzazione della ciclovia “Tirreno-Adriatica”.
L’opera, detta anche “Ciclovia Monte Argentario- Civitanova Marche”, si sviluppa attraverso la Toscana, l’Umbria e le Marche, toccando i centri urbani principali di Porto Santo Stefano, Albinia, Pitigliano, San Casciano dei Bagni, Orvieto, Todi, Perugia, Assisi, Foligno, Serravalle di Chienti, Tolentino, Corridonia e Civitanova Marche.
Consideriamo, afferma il Presidente Nazionale Nicola Tavoletta, <<la progettazione e la realizzazione di tale percorso un prezioso elemento per continuare a promuovere l’ospitalità e, quindi, l’economia rurale di un’area fantastica in tutta la sua trasversalità, prendendo, inoltre, spunto dalla affascinante corsa ciclistica dei professionisti della “Tirreno-Adriatica”. Un ulteriore strumento attrattivo per godere del patrimonio rurale italiano, coinvolgendo agriturismi e aziende agricole.
Le amministrazioni fanno bene a concentrarsi su queste opere, mentre nel recente passato abbiamo visto la realizzazione di piste ciclabili inopportune in centri urbani come Latina o Roma. Inadeguate per la viabilità dei ciclisti, degli automobilisti e per i pedoni.
ACLI TERRA si sente di offrire il proprio sostegno fattivo, invece, per la ciclovia “Tirreno-Adriatica”, ringraziando dell’impegno le tre amministrazioni regionali promotrici.>>
Nicola Tavoletta
Presidente nazionale ACLI TERRA
«Dove sono il Terzo Settore e la Chiesa?», s’è chiesto, a mezzo stampa, il presidente della Provincia di Latina, Gerardo Stefanelli, a proposito della situazione di alcune famiglie di origine rom alloggiate da sei mesi nei capannoni della ex Rossi Sud dopo l’incendio del campo di Al Karama. Una «delusione» gridata dalle colonne di un giornale che punta a colpevolizzare la «comunità» e occultare i deficit delle amministrazioni, deficit di coprogrammazione e coprogettazione prima di tutto ma anche deficit di politica ossia della capacità di pensare gli interventi coinvolgendo la cittadinanza e i corpi intermedi.
Il Terzo Settore, signor Presidente, è sul campo, lì dove è sempre stato: le associazioni sono state sempre fattivamente collaborative con le istituzioni anche su questo tema negli anni e alcune dichiarazioni rischiano di essere solo espressione di uno stile istituzionale inadeguato. Le organizzazioni del Forum Terzo settore Lazio continueranno il proprio lavoro, ampiamente riconosciuto nonostante il deficit di coprogettazione che caratterizza proprio alcune realtà amministrative del territorio provinciale.
Le parole del Vescovo di Latina nell’Omelia della Messa per la Pace crediamo siano quelle più opportune per individuare la giusta strada della collaborazione: «Tutti abbiamo da migliorare e da imparare … ma sulla base del riconoscimento della realtà dei fatti e non della sua falsificazione o del suo occultamento».
Ricordiamo che le associazioni sono intervenute immediatamente dopo l’incendio al campo, venne detto che non serviva nulla e furono espressi ringraziamenti da parte dell'allora sindaco Coletta presente sul posto. Ci siamo resi disponibili ad accompagnare i bambini a scuola e abbiamo effettuato un censimento dei bisogni ma il Comune di Latina non ha più accompagnatori per questo servizio. Il nostro lavoro sul campo ha una storia lunga, un progetto (“Nina Torna a Scuola”) mise in rete istituzioni e Associazioni già dal 2005, prima per interventi di dialogo e mediazione, poi per assicurare la scolarizzazione dei bambini e per la fornitura di aiuti nel periodo drammatico del lockdown.
Entro i primi giorni di gennaio dovevano essere pronte le prime 8 unità abitative nella parte adiacente al campo ma ora sembra che tutto sia rimandato a giugno. Che cosa c’entra il Terzo Settore con queste inadempienze? La situazione è molto complessa e merita un impegno diverso dal continuo rimpallo di responsabilità tra gli ambiti istituzionali e dalla mistificazione contro Chiesa e associazionismo trasformati in capri espiatori da additare all’opinione pubblica.
Le persone costrette da mesi nei capannoni di una fabbrica dismessa e l’intera città di Latina meritano qualcosa di più. Noi siamo al nostro posto ma pronti a intervenire, continuando ad operare e aperti a progetti e iniziative. Come sempre e per tutti.
2 gennaio 2023
Francesca Danese, portavoce del Forum del Terzo Settore del Lazio
“È molto preoccupante che in un periodo di crisi socio-economica come quello che stiamo attraversando, siano ‘dimenticate’ proprio quelle realtà non profit attive nel ridurne le conseguenze negative, ricucire le ferite del tessuto sociale, produrre ricchezza e coesione. Non sostenere il Terzo settore finisce per penalizzare doppiamente chi nella nostra società è più fragile, ha meno opportunità o vive ai margini”.
Così Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore nazionale, che riunisce le realtà del volontariato, dell’associazionismo e della cooperazione sociale italiane.
“L’allarme sul caro-bollette, in particolare - prosegue Pallucchi - è stato lanciato diverso tempo fa, ma è rimasto inascoltato: senza gli aiuti necessari, che sono stati previsti per tutti tranne che per il Terzo settore, migliaia di associazioni e organizzazioni di volontariato rischieranno di chiudere i battenti o di lasciare privi di servizi fondamentali giovani, anziani o persone con disabilità a rischio esclusione sociale, così come tutti i cittadini che trovano nelle attività svolte dalle realtà sociali la principale alternativa alla solitudine o alla povertà”.
“Ci auguriamo vivamente che la grave mancanza in questa manovra sia colmata nel primo provvedimento utile, e che l’attenzione dichiarata da questo Governo verso il Terzo settore venga presto dimostrata nei fatti” conclude la portavoce del Forum, Vanessa Pallucchi.
(Com/RoPag)
Daniele Leodori: “Aiutare i più fragili e indifesi è un impegno che ci siamo presi dal primo giorno e che ha contraddistinto tutta l’azione amministrativa di questi anni”
Alessandra Troncarelli: “Tuteliamo il mondo del no profit che è un punto di riferimento concreto per quelle fasce di popolazione più indifese e a rischio emarginazione”
“Siamo molto orgogliosi di sostenere con un’azione concreta le associazioni no profit che operano sul nostro territorio, e lo facciamo dando un contributo di 500 euro per ridurre l’effetto negativo dell’aumento del costo dell’energia sulle bollette di luce e gas. Gli enti del terzo settore sono una parte fondamentale della nostra società, per contrastare le disuguaglianze sociali e la povertà, e quest’azione è un modo per essere vicino a loro e a tutte le persone che aiutano, soprattutto nei momenti più difficili come quello che stiamo vivendo.”. Lo dichiara il Presidente Vicario della Regione Lazio, Daniele Leodori.
Fornire un sostegno economico, mediante avviso pubblico, agli Enti del Terzo Settore che riscontrano difficoltà a causa dell’eccezionale aumento dei prezzi dell’energia. Per questa finalità la Regione Lazio stanzia 500 mila euro. A darne notizia sono il Presidente Vicario della Regione Lazio, Daniele Leodori el’Assessore alle Politiche Sociali, Welfare, Beni Comuni e ASP Alessandra Troncarelli.
Grazie a queste risorse, ogni ETS potrà ricevere un contributo di 500 euro, da configurarsi come un aiuto una tantum per limitare gli effetti negativi del caro bolletta. L’aiuto economico non è cumulabile con altre agevolazioni regionali volte a far fronte al rincaro dell’energia.
“Con questo intervento vogliamo sostenere il mondo del Terzo Settore, che ha risentito dell’oscillazione dei prezzi, con un impatto sull’aumento dei costi dell’energia elettrica e del gas – afferma l’assessore alle Politiche Sociali, Welfare, Beni Comuni e ASP, Alessandra Troncarelli -. Tuteliamo così il mondo del no profit che è un punto di riferimento concreto per quelle fasce di popolazione più indifese e a rischio emarginazione”.
“Bisogna infatti comprendere che lasciare il Terzo Settore privo di ristori contro i rincari significherebbe far gravare maggiormente la crisi energetica proprio sui più bisognosi e vulnerabili, che potrebbero veder venire meno un servizio per loro essenziale – conclude l’Assessore Troncarelli -. È fondamentale salvaguardare il ruolo svolto sul territorio dall’associazionismo e dal volontariato, che porta avanti un lavoro proattivo e di supporto al welfare statale, fornendo risposte valide e incisive grazie a un rapporto diretto con la comunità”.
Gli Enti del terzo settore beneficiari del contributo saranno individuati mediante Avviso pubblico di prossima uscita e il provvedimento sarà rivolto agli ETS che hanno sede legale in uno dei Comuni della Regione Lazio; possiedono l’intestazione di un’utenza di energia elettrica; sono iscritti nelle rispettive sezioni del Registro unico Nazionale del Terzo settore o sono interessati dal processo di trasmigrazione nel RUNTS ai sensi dell’art.54 del Codice del Terzo Settore.
La deliberazione è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
(Com/RoPag)
41mln di euro per i porti italiani, per la realizzazione di opere infrastrutturali nonché per il potenziamento dei servizi e dei collegamenti stradali e ferroviari.
Lo stabilisce il decreto firmato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, e prevede tra l’altro la ripartizione dei fondi.
Si tratta di una quota parte dell’IVA dovuta per l’importazione di merci che transitano nei porti italiani, che alimenta un apposito Fondo per il finanziamento e l’adeguamento dei porti.
Per il 2021 la quota spettante, come detto, è pari a 41 mln di euro: l’80%, 32mln e 800 mila euro, saranno suddivisi per Autorità portuale, tenuto conto del volume delle importazioni dei porti; il restante 20% in misura perequativa sulla base dei piani operativi triennali e dei piani regolatori portuali. Saranno finanziate prioritariamente le iniziative immediatamente cantierabili.
Entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto le Autorità di sistema portuale dovranno presentare il piano degli interventi al MIT.
(Com/RoPag)