18 Mag 2024

"Il Decreto-legge approvato oggi dal Consiglio dei Ministri è un nuovo importante passaggio nel percorso condiviso tra diversi livelli istituzionali verso il Giubileo del 2025.

Ringrazio il Presidente del Consiglio Draghi, il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili Enrico Giovannini e tutto il Governo per questo provvedimento fondamentale che consente alla Capitale di farsi trovare pronta a un appuntamento di rilevanza mondiale e di straordinaria importanza spirituale.

Per assicurare la realizzazione nei tempi previsti delle opere pubbliche funzionali al Giubileo, il Decreto prevede procedure accelerate, sul modello Pnrr, facilitando la realizzazione dei lavori.

Inoltre, potrà proseguire la proficua collaborazione già avviata da Roma Capitale con Anas, per realizzare nuovi interventi di messa in sicurezza, manutenzione, sviluppo e riqualificazione di molte strade importanti della città.

Il Decreto determina poi una svolta importante sul tema del trasporto pubblico locale, e a Roma consente di garantire la continuità del servizio delle linee B e C della Metropolitana, con un numero sufficiente di treni e definendo contestualmente un cronoprogramma puntuale sulle manutenzioni non fatte negli anni passati.

Infine, il Decreto prevede anche nuove norme per potenziare alcuni grandi aeroporti italiani e migliorarne la sostenibilità, a partire da Roma-Fiumicino, anche in vista dell’aumento del traffico aereo legato al Giubileo.

Roma saprà affrontare al meglio le grandi sfide che la attendono, cogliendo le grandi opportunità che derivano dalla presenza di un Governo sensibile alle esigenze della Capitale del Paese, per proseguire, in stretta collaborazione con la Santa Sede, il lavoro proficuo e positivo che stiamo portando avanti in vista del Giubileo 2025". Così si è espresso in una nota il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

Il Sindacato CLAS (Confederazione dei Lavoratori Associati in Sindacato) e PMI Italia (Confederazione Nazionale Piccole e Medie Imprese) hanno siglato un protocollo d’intesa Interconfederale sulle politiche del lavoro, finalizzate a salvaguardare le esigenze dei lavoratori e delle stesse imprese. L’accordo si basa sulle linee programmatiche presenti nelle politiche di sviluppo “Industria 4.0”, ma anche sulla definizione di politiche attive per il lavoro e per il welfare.

“In questa fase storica, legata ancora alla crisi pandemica e alla guerra in Ucraina, stiamo assistendo a grandi trasformazioni del mercato del lavoro che determinano un numero crescente di cambiamenti a vari livelli gestionali, organizzativi e produttivi - afferma il presidente nazionale confederale di Sindacato CLAS, Davide Favero - L’intesa tra le parti è quella di promuovere linee programmatiche sul tema della trasformazione del lavoro rispetto ad una sempre più diffusa automazione e digitalizzazione della società, partendo da quattro direttrici principali: governance del lavoro e società, organizzazione del lavoro e della produzione, salario e infine lavoro dignitoso per tutti. Abbiamo siglato un Protocollo di Intesa che dà valore ad una bilateralità vera e mirata al raggiungimento di obiettivi comuni, l’azione si sviluppa in coerenza con il piano nazionale industria 4.0 e dei principi fissati dalle direttive della Commissione Europea. Una delle sfide sarà creare la giusta rete di protezione sociale per lavoratori ed aziende in grado di assicurare un forte sistema di welfare fatto di politiche attive e passive e di continuità previdenziale. Emerge l’esigenza di un ruolo attivo dei lavoratori nel processo produttivo ed una maggiore partecipazione alla vita dell’impresa - conclude Favero - L’innovazione dei processi produttivi renderà necessario adeguare e disciplinare il concetto di sicurezza sul lavoro, prevedendo uno specifico riferimento al lavoro agile, accrescere formazione e competenze, con interventi mirati a migliorare il lavoro, il salario e la qualità di vita all’interno del posto di lavoro, attraverso la contrattazione a tutti i livelli”.

(Nova) - Nel Lazio le alleanze larghe funzionano. Lo dichiara Bruno Astorre, segretario regionale del Partito democratico nel Lazio, intervenendo nello speciale elezioni di Radio Immagina, la web radio dem. "Giocavamo fuori casa perche', nella Regione Lazio cinque anni fa, nel 2017 nella stagione dell'isolamento, avevamo perduto tutti Comuni ieri al voto e, si sa, non avere sindaci uscenti da riconfermare e' un grande svantaggio - afferma Astorre -. Eppure ce la stiamo giocando, in tanti comuni. Vedremo i risultati definitivi e avremo la possibilita' di commentarli nei prossimi giorni. Il Partito democratico, gia' dai dati che arrivano nella nostra sede regionale, confermera' un risultato molto positivo. E ci giochiamo il ballottaggio a Frosinone per qualche decimo di percentuale. Cosi' come sul filo sembra la situazione di Rieti. Devo dire infine - conclude Astorre - che il mio giudizio sulle alleanze larghe messe in campo e' assolutamente positivo, pur scontando il fatto che il voto amministrativo e' quello meno favorevole al movimento 5 stelle. Un partito democratico forte e unito nella Regione Lazio e' capace di aggregare dai movimenti civici ai 5 stelle alle forze progressiste e moderate. E queste alleanze hanno funzionato anche nel voto amministrativo di ieri".

(AGI) - "Musumeci chiede un mio passo indietro? I desideri non diventano sempre diritti...".
Cosi' il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, sottolineando di essere "candidato alla Regione da cinque anni", davanti ai giornalisti presso il comitato elettorale di Roberto Lagalla, replicando a distanza al coordinatore regionale di Forza Italia, Gianfranco Micciche', che poco prima si era augurato un passo indietro del governatore alle Regionali d'autunno.

"Da domani - ha aggiunto - ci mettiamo attorno a un tavolo e in poco tempo bisogna decidere quale sara' il perimetro della coalizione di centrodestra. La lealta' in politica premia sempre, le furbizie hanno il fiato corto. Ovviamente noi ci auguriamo che tutte le forze politiche che hanno partecipato alla elezione del professore Lagalla possano proporsi per le regionali. Occorre fare necessariamente chiarezza perche' la volata finale deve essere compiuta con chi davvero crede nel centrodestra e non lavora per il centrosinistra". (AGI)

Cinque gli obiettivi presentati al Sen. Centinaio