18 Apr 2024
ROMA – Nuova protesta e sciopero sotto la sede del Ministero del Lavoro a Roma, in via Molise, da parte dei lavoratori della sede della FAO della capitale (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura), che rischiano di perdere il loro posto di lavoro presso l’organismo internazionale. Si tratta, in particolare, dei 32 lavoratori addetti alle attività di ristorazione, interessati dal cambio d’appalto delle mense e bar all’interno dell’edificio della zona EUR che ospita la FAO. 
 
La protesta si svolgerà venerdì 24 giugno, alle ore 10,00 ed è stata indetta dal Sindacato CLAS, unitamente a CGIL, CISL e CUB dopo che sono stati vani i vari tentativi di garantire il futuro occupazionale e reddituale dei lavoratori interessati. Per loro, infatti, sta per scadere il concordato periodo di cassa integrazione varata dalla società uscente, Elior Spa, che ha cessato il 17 marzo scorso i servizi richiesti dalla committente FAO e appaltati a una nuova società subentrante, che ha disatteso l’incontro presso l’Ispettorato del Lavoro, convocato proprio sebbene per discutere del futuro lavoratori. 
 
“Abbiamo più volte chiesto di aprire un tavolo di trattativa presso la Regione e il Ministero del lavoro – afferma il presidente nazionale di Sindacato CLAS, Davide Favero - per salvaguardare tutti i livelli occupazionali, contrattuali e reddituali dei lavoratori. Nei mesi scorsi abbiamo anche protestato sotto la sede della FAO al fianco dei lavoratori, il cui destino non sembra interessare il Ministero né la stessa FAO. Sta di fatto che nei prossimi giorni, se nulla cambierà, i lavoratori e le loro famiglie si ritroveranno senza stipendio né occupazione”.

Il Sindacato CLAS (Confederazione dei Lavoratori Associati in Sindacato) e PMI Italia (Confederazione Nazionale Piccole e Medie Imprese) hanno siglato un protocollo d’intesa Interconfederale sulle politiche del lavoro, finalizzate a salvaguardare le esigenze dei lavoratori e delle stesse imprese. L’accordo si basa sulle linee programmatiche presenti nelle politiche di sviluppo “Industria 4.0”, ma anche sulla definizione di politiche attive per il lavoro e per il welfare.

“In questa fase storica, legata ancora alla crisi pandemica e alla guerra in Ucraina, stiamo assistendo a grandi trasformazioni del mercato del lavoro che determinano un numero crescente di cambiamenti a vari livelli gestionali, organizzativi e produttivi - afferma il presidente nazionale confederale di Sindacato CLAS, Davide Favero - L’intesa tra le parti è quella di promuovere linee programmatiche sul tema della trasformazione del lavoro rispetto ad una sempre più diffusa automazione e digitalizzazione della società, partendo da quattro direttrici principali: governance del lavoro e società, organizzazione del lavoro e della produzione, salario e infine lavoro dignitoso per tutti. Abbiamo siglato un Protocollo di Intesa che dà valore ad una bilateralità vera e mirata al raggiungimento di obiettivi comuni, l’azione si sviluppa in coerenza con il piano nazionale industria 4.0 e dei principi fissati dalle direttive della Commissione Europea. Una delle sfide sarà creare la giusta rete di protezione sociale per lavoratori ed aziende in grado di assicurare un forte sistema di welfare fatto di politiche attive e passive e di continuità previdenziale. Emerge l’esigenza di un ruolo attivo dei lavoratori nel processo produttivo ed una maggiore partecipazione alla vita dell’impresa - conclude Favero - L’innovazione dei processi produttivi renderà necessario adeguare e disciplinare il concetto di sicurezza sul lavoro, prevedendo uno specifico riferimento al lavoro agile, accrescere formazione e competenze, con interventi mirati a migliorare il lavoro, il salario e la qualità di vita all’interno del posto di lavoro, attraverso la contrattazione a tutti i livelli”.

Cinque gli obiettivi presentati al Sen. Centinaio

 

A Sabaudia la Dirigenza Nazionale di ACLI TERRA ha incontrato il sottosegretario alle politiche agricole, Sen Gianmarco Centinaio, e si è confrontata con lui sui temi del mondo rurale. Un proficuo appuntamento che proseguirà al Ministero e, successivamente, in realtà del territorio di ACLI TERRA per le regioni italiane.

5 i punti importanti che sono stati affrontati: l’approvazione della proposta di legge su “agricoltori e pescatori custodi dell’ambiente”; il riconoscimento del lavoro del pescatore come usurante; l’inserimento del modulo didattico di “etica e diritto del lavoro” nelle scuole superiori; una forte azione di sicurezza contro i danni da fauna selvatica; misure contro il caro gasolio.

Durante il confronto sono stati approfonditi anche i temi del Welfare, in particolare quello della qualifica di usurante per il lavoro dei pescatori, con l'on Claudio Durigon, esperto del Welfare della Lega.

Per il Presidente Nicola Tavoletta: «abbiamo voluto un confronto pubblico e trasparente per aprire i temi e le istanze rappresentate dalla nostra organizzazione per tutelare gli agricoltori, i pescatori e, oggi più che mai, gli allevatori minacciati dalla peste suina. Abbiamo tracciato una agenda di lavoro con il sottosegretario e continueremo a vederci con uno stile pragmatico»

Il Sottosegretario Sen Centinaio ha espresso tutto il suo impegno per il made in Italy e alcune ipotesi migliorative dei provvedimenti europei, perché siano effettivamente ed immediatamente efficaci.

Da qualche decennio registriamo trasformazioni significative del ruolo del comparto agricolo e, non di meno, della sua più generale dimensione rurale sul piano dell'organizzazione dei processi produttivi e delle conseguenti implicazioni di natura economica e tecnologica.