28 Mar 2024

Nella Capitale, giovedì 16 e venerdì 17 marzo ACLI TERRA e il CAA ACLI organizzano il meeting nazionale "ACLI TERRA LAB" per approfondire i nuovi temi dell'agricoltura e confrontarsi con le istituzioni.

Tutte le sedi provinciali si riuniranno, quindi, a Casa ACLI a Roma, in vicolo del Conte 6, per questa due giorni di sessioni formative, dibattiti e laboratori tematici. Previsto anche il collegamento online.

Oltre ai dirigenti e tecnici del sistema delle organizzazioni acliste di tutela e assistenza del mondo rurale e delle marinerie, ci saranno numerosi ospiti.
Tra i parlamentari, in un confronto-dibattito ad hoc sulle Politiche agricole alle 17.30 di giovedì 16, il Presidente della Commissione Agricoltura del Senato Luca De Carlo, i componenti della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, Giuseppe Castiglione e Stefano Vaccari, assieme ai colleghi della Commissione Finanze Silvio Lai e Giovanna Miele.

Lo stesso giorno alle 19.00 vi sarà un incontro sulla cooperazione con il Presidente nazionale di AGCI AGRITAL, Giampaolo Buonfiglio, e un altro sulla evoluzione dei CAA con il Presidente del centro di assistenza agricola di Coldiretti Nicola Di Noia.
Alle 21.00 seguirà un talk show, "Tra Cultura e Colture", presentato dalla giornalista Virginia Saba, che animerà la serata sul palco dell'auditorium di Casa ACLI con ospiti l'attrice e regista Karin Proia, lo scrittore Mauro Grimaldi e il giornalista ed autore Ferdinando Regis.

Nella mattinata del 17 marzo alle ore 11.15 è prevista la presentazione del progetto "Bio&Lav" riguardante le produzioni biologiche e reti d'impresa.
Si alterneranno nel moderare le sessioni, oltre a Virginia Saba, i giornalisti Roberto Pagano, Francesco Vitale e Christian Cabello.

Per il Presidente nazionale di ACLI TERRA, Nicola Tavoletta, che concluderà i lavori, "l'iniziativa rappresenta un appuntamento di condivisione elaborativa, perché 'ACLI TERRA LAB' intende offrire alle aziende agricole e ai lavoratori iscritti delle competenze e dei servizi ad alto livello, nel quadro di una visione di prospettiva del mondo rurale.

ACLI TERRA - aggiunge Tavoletta - oltre a voler essere efficace nell'affiancare e rappresentare gli operatori della filiera agroalimentare, vuole far emergere un modello del mondo rurale che sia sviluppato con gli elementi di una visione comunitaria di sostenibilità sociale, contemperando quella economica e quella ambientale. Affermiamo la necessità di un modello affinché l'agroalimentare italiano sia sempre più in grado di fare tendenza, facendo emergere, come identificativi e qualificativi, i valori economici e quelli culturali tipici della mediterraneità ".

"ACLI TERRA LAB" è organizzato da ACLI TERRA e CAA ACLI
a Casa Acli in vicolo del Conte 6 Roma
ore 15.00-22.00 del 16 marzo 2023
ore 9.00 - 13.30 del 17 marzo 2023

L’appuntamento-evento nasce da una storia culturale antica, la cui finalità sta anche nella valorizzazione  dei talenti, della qualità manifatturiera delle imprese di Calabria e delle competenze. Queste sono le occasioni per riaffermare uno stile relazionale e di umanità che in parte avevamo smarrito. Oggi abbiamo saputo mettere insieme cultura e impresa, perché convinti che la Calabria di questo secolo ha bisogno di una nuova visione creativa. Il nostro compito è di ascoltare e dissodare questo territorio regionale di Re Italo e degli Enotri, per lungo tempo lasciato nell’oblio. Questo premio porta anche nella sua nascita una forte consapevolezza, il tratto distintivo di un legame fortissimo tra storia antica, creatività, cultura e saperi delle imprese che forgiano la qualità delle produzioni e che  presidiano il territorio, che assieme agli attori della cultura raccontano la nostra gente e le nostre qualità, a partire da quelle di Re Italo e degli Enotri. Questo è un punto centrale. Il Premio è stato pensato non meno di tre anni fa. E' maturo oggi il tempo per riprendere il cammino e andare incontro alla storia di questo Re illuminato che si inventa in un tempo antichissimo della storia dell'umanità le prime forme di democrazia e di senso della comunità attraverso i Sissizi. In buona sostanza possiamo sostenere che questo Premio non solo ha l’ambizione di innestarsi alla storia contemporanea ma di rimanere figlio diretto di quella antica, portando con sé un calco, diremmo un modello, per gli imprenditori, anche per  le imprese storiche di terza generazione o che abbiano raggiunto i cento anni di attività economica e che hanno fatto  della loro vita una ragione di affermazione di valori nelle buone relazioni e in un lascito che ci consegna un brand per la continuità. Il nostro intendimento è di costruire, attraverso il Premio, un valore in più, un nuovo orizzonte verso il cambiamento. Secondo Furio Jesi, studioso ricercatore insigne, che non è per nulla minore nella materia, ci condensa in poche parole quanto oggi, superando le incertezze di tanti, vogliamo realizzare. Ascoltiamolo : << il mito è importante non tanto per la sua essenza, quanto per la sua esistenza: non tanto per ciò che è,  quanto per la funzione che svolge>>. Va dritto al valore che può rappresentare, se accompagnato anche da fonti storiche. Qui e adesso stiamo parlando di realtà! Una terra antichissima di cui la Calabria ed in particolare l’Istmo sono stati una parte di straordinaria ed unica vicenda umana, da cui poter fare la differenza che in gran parte dipende da noi. Ma la vera differenza la fa il rapporto per molti aspetti nuovo che si è attivato in questi mesi, in modo fiduciario, tra cultura e imprese, tra uomini di cultura e di valori, con gli imprenditori che generano qualità con le loro produzioni. Questa è vera sinergia, mai così stretta e mescolata da valori condivisi. Potremmo aggiungere che ancora una volta, dopo molti secoli, Re Italo riesce ad unire ambiti e culture diverse, stili di vita diversi, tutti però disponibili a rivedere e ricostruire il rapporto con la propria terra, quella che ha generato l'Italia. In questo tempo il nostro compito come Premio è dare continuità a questa storia così straordinariamente importante, “ fenomeno storico culturale" di unità intorno a Re Italo, da indagare, da sottoporre a ricerca sociologica contemporanea per capire da cosa è nato il crescente successo dell'evento e della storia. Serve un cammino di accompagnamento, serve senso civico e civile, quello buono che sta intorno a qualcosa di originale; serve una missione di storici, scrittori animatori culturali che scendono su un terreno di comunità che si incontrano con  Associazioni storiche come  l’UCID nata nel 1947  e Le Acli Terra nate nel 1944, insieme a Lamezia Europa Spa che rappresenta un luogo di impresa ed intrapresa per costruire e condividere intanto la strada verso il 2024 di questo Premio e che sin dall’anno prossimo si doterà di un organismo per definire le sezioni e le nuove credibilità sociali. Sento nell'intimo che riusciremo a dare valore a questa “attraversata” dentro e oltre l’Istmo. Ad esempio pensando anche ad un cortometraggio (…parliamone con lo stilista Anton Giulio Grande ed il nostro regista lametino Carlei …); penso ad una qualche forma di rappresentazione teatrale dove i riferimenti di Re Italo e degli Enotri  siano portati in emersione e partecipati ad un pubblico più largo; penso ad una sessione di storia antica da svolgere dentro i Licei Ginnasio di Calabria dove storia antica e archeologia si parlino intorno ad un progetto per disegnare il nuovo brand Calabria con i saperi delle imprese. Dobbiamo saper guardare fuori dalla nostra finestra, non basta affacciarsi, vi è uno scenario antico quello di Re Italo e delle Terre degli Enotri, a cui apparteniamo, da cui proveniamo, a cui dobbiamo legarci per rilanciare il nostro cammino di progresso e di civiltà culturale.

Pino Campisi

Presidente regionale Acli Terra Calabria

Una delegazione della Presidenza nazionale dell'associazione in Toscana a Orbetello e Ansedonia per due giornate di studio e approfondimento, visitando diverse realtà d'eccellenza della Toscana.

Negli scorsi giorni
una delegazione nazionale di ACLI TERRA ha organizzato due giornate di studio e approfondimento, confrontandosi proficuamente con gli operatori dell'acquacoltura e i pescatori di Orbetello e Ansedonia.

Sono state visitate diverse realtà davvero eccellenti che si distinguono per dinamicità e le buone pratiche, nonostante le gravi difficoltà dei costi, causati dall'attuale situazione economico-politica internazionale.

L'attività della filiera ittica italiana e delle realtà locali ha un rinnovato sostegno e promozione da parte dell'organizzazione professionale delle ACLI, che anzi chiede non solo attenzione, ma maggiore coraggio alle Istituzioni riguardo tale comparto produttivo, fondamentale per l'Italia.

La linea di ACLI TERRA è quella di sostenere e promuovere l'acquacoltura e la pesca.

E segnatamente, per la Pesca, facendo emergere le peculiarità di quella italiana e mediterranea, diverse da quelle oceaniche, quindi evidenziandole nel dibattito dell’Unione Europea, affinché le misure ad hoc e i regolamenti siano idonei.

Inoltre, sulla Pesca ACLI TERRA porta avanti la richiesta di un rafforzamento della previdenza sociale per i marittimi e le loro famiglie.

ACLI TERRA considera, inoltre, assolutamente strategica, l'Acquacoltura, perché consente di offrire alla comunità nazionale e dei nostri territori, del pesce di altissima qualità, sano, andando a sopperire l'alta richiesta, oggi invece soddisfatta con pescato di importazione, circa il 70%.

L'Acquacoltura, oltre ad avere la giusta sostenibilità ambientale, è un sistema che garantisce il prodotto in maniera diffusa con un prezzo equilibrato per i bilanci domestici.

Proprio per questo ad Orbetello, come delegazione della Presidenza ACLI TERRA abbiamo rilevato ancora una volta come uomo e natura convivono armoniosamente, amplificando i valori reciproci.

"ACLI TERRA - ha anticipato il presidente nazionale Nicola Tavoletta - organizzerà, anzi, un Seminario formativo nazionale proprio sui temi della Pesca e dell'Acquacoltura a Rimini il 16 e 17 marzo prossimo, a cui sono invitate a portare la loro rilevante testimonianza ed esperienza imprenditoriale o di cooperazione tra lavoratori, le realtà della Toscana da noi visitate in questo fine settimana".

“Narrare il lavoro di donne e uomini nel mondo rurale e nelle marinerie”. È questo l’obiettivo della nuova rubrica radiofonica di Acli Terra per il 2023.

L’annuncio arriva dopo la felice esperienza di Gusto Mondiale, appena conclusa, che ha accompagnato la rassegna calcistica mondiale, svolta in Qatar.

Una serie di 24 puntate quotidiane, di circa 20 minuti, durante le quali un giornalista ha intervistato un appassionato di sport e un rappresentante di ACLI TERRA della filiera del cibo, ponendo domande sui temi del calcio e del made in Italy agroalimentare.

Si sono susseguiti agricoltori, allevatori, pescatori, ristoratori, chef, agronomi, biologi, sommelier accanto a dirigenti di Acli Terra o rappresentanti delle Istituzioni e del terzo settore, accompagnati da quattro speakers: Stefania Ferrara, Roberto Pagano, Mena Rota e Francesco Vitale.

La rubrica è stata curata dalla Agenzia "Italia Stampa" , da "Magistra Group", dal blog "La Ricerca del Gusto" e da ACLI TERRA, ed è andata in onda su Radio Magistra Web e su altre 11 stazioni radiofoniche del circuito Italia Stampa.

Con l’inizio del nuovo anno il presidente nazionale di Acli Terra, Nicola Tavoletta rivelerà i dettagli e le novità del nascente programma radiofonico.

Le rotte aeree da e per la Sicilia sono da decenni necessarie, non solo utili, per la vitalità della Regione e per l'apporto dei siciliani a quella italiana ed europea.

Oggi il costo dei biglietti delle tratte aeree per chi viaggia per e dalla Sicilia è eccessivo, come ha anche sottolineato e denunciato il Presidente della Regione Renato Schifani in questi ultimi giorni.

Per le ACLI della Sicilia, secondo il Presidente regionale e dirigente nazionale Agata Aiello, ciò può rappresentare un ostacolo all’unità familiare in un momento tradizionalmente sentito ,quale quello del Natale, per tanti siciliani che per motivi di studio, lavoro o salute vivono fuori dall’isola durante il resto dell’anno.

Per il Vice Presidente Nazionale di ACLI TERRA Giuseppe Peralta tali aumenti, colpiscono la filiera agroalimentare regionale, incidendo sul turismo dell'Isola.

In una fase storica caratterizzata dai costi energetici già penalizzanti per le imprese ora in Sicilia si evidenzia un ulteriore incremento proprio su un elemento con poche alternative come i trasporti.

Per Aiello e Peralta, a tutela del lavoro, della salute e della coesione sociale è necessario un intervento immediato del Governo su una questione molto delicata che rischia di danneggiare la mobilità di tantissimi siciliani.