
La Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP non è solo un ortaggio, ma un'autentica gemma dell'agroalimentare italiano, un simbolo di eccellenza, uno dei pilastri economici e gastronomici della Calabria. Il sapore dolce e inconfondibile, frutto di un terroir unico e di sapienza agricola, tramandata di generazione in generazione è celebrata da famosissimi cuochi in tutto il mondo. Questo patrimonio è oggi sotto attacco da una larva sotterrane, un parassita, una specie di fitofago tellurico. Questo parassita attacca con ferocia le radici e il bulbo della pianta, compromettendo intere coltivazioni. La Rossa di Tropea IGP è strettamente regolamentata e circoscritta a una specifica e vocata area costiera tirrenica calabrese. Questa zona comprende parte dei comuni Nocera Terinese, Falerna, Gizzeria, Lamezia Terme, Curinga della provincia di Catanzaro; Fiumefreddo, Longobardi, Serra d'Aiello, Belmonte, Amantea della provincia di Cosenza; Pizzo, Vibo Valentia, Briatico, Parghelia, Zambrone, Zaccanopoli, Zungri, Drapia, Tropea, Ricadi, Spilinga, Joppolo, Nicotera della provincia di Vibo Valentia. A salvaguardia di questo ecosistema produttivo in rete coltivato in ben ventiquattro comuni opera il Consorzio di Tutela della Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP ( http://www.consorziocipollatropeaigp.com/ ), che in pochi anni ha triplicando i suoi membri aderenti, raggruppando oggi la quasi totalità dei produttori della rossa. Sono circa 1000 gli ettari dedicati alla coltivazione e il Consorzio garantisce la qualità, la tracciabilità e la promozione di questo prodotto, essenziale per combattere le contraffazioni e assicurare ai consumatori un'eccellenza certificata. Imprenditori e piccoli coltivatori diretti, a seguito dell’attacco del parassita, sono in allarme. Infatti sono decine di ettari completamente senza possibilità di raccolto, con ingenti perdite economiche. La condizione si è aggravata anche rispetto all’inefficacia degli insetticidi convenzionali. Questa crisi ha messo in evidenza anche la vulnerabilità delle nostre produzioni di eccellenza di fronte a nuove e complesse minacce biologiche, sottolineando la necessità di un approccio scientifico e tecnologicamente avanzato. La gravità di questa situazione impone un'azione immediata e coordinata a livello di politica regionale. Il futuro della Cipolla Rossa di Tropea dipende dalla capacità delle istituzioni preposte a rispondere con urgenza ed in modo mirato alla salvaguardia della biodiversità e l'agricoltura di qualità. Occorre almeno un piano triennale strutturato di ricerca scientifica, per addivenire ad una diagnosi precisa del parassita e uno studio approfondito del suo ciclo vitale e delle sue vulnerabilità, mobilitando Università, centri di ricerca e istituti fitosanitari. In più occorrono soluzioni sostenibili e a basso impatto ambientale, come metodi di controllo biologico (es. nematodi entomopatogeni, funghi antagonisti) e biotecnologici, superando l'approccio chimico tradizionale
In attesa di trovare soluzioni del problema, è indispensabile garantire un supporto economico concreto agli agricoltori colpiti, La Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP è un simbolo di identità, un patrimonio culturale enogastronomico, un vettore economico importante, un presidio di biodiversità. Difenderla significa proteggere un pezzo della nostra cultura, della nostra economia e del futuro stesso dell'agricoltura regionale di qualità.
Dott. Agronomo Michele Ferraina – Acli Terra Calabria